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Aggiornato: 8 luglio 2025


Soccorso, soccorso! Soccorso, soccorso! gridavano tutti, e colle mani giunte, cogli occhi rivolti al cielo, colle ginocchia piegate, aspettavano l'aiuto supremo, e piangevano!

Era un'alba di primavera: il primo apparire della luce sulla terra dormente e silenziosa mentre le stelle impallidivano in cielo. Ella moriva, e tutt'intorno risuonavano le nenie ed i lamenti. Perchè piangevano? La gioia rientrava in lei a misura che l'istante si avvicinava, e quando il primo raggio di sole lampeggiò come una spada, l'anima sciolse il suo volo. Pura, gioconda, libera, volava incontro al sole. Nelle chiarezze diafane, nelle luminosit

Ma come non amarti, rispondeva commossa la giovinetta, tu così buona, così amorosa! E gettatesi contemporaneamente le braccia al collo madre e figlia, strette in un tenero amplesso piangevano insieme lacrime di tenerezza. La madre! Oh i dolci ricordi che questo nome onninamente caro ci evoca nel nostro cuore!

Tutti piangevano, intorno al letto di Marzia, e dato sfogo all'odio possente suscitato dai procedimenti dell'abbominevole chercuto, tutti lamentavano la societ

E andò all'uscio, scansò il crocchio di gente raccolto lungo la scala, salì al secondo piano seguito da Tonino, e si pose vicino alle due donne, che piangevano l'una fra le braccia dell'altra.

Altri nel medesimo tempo, con pari diligenza e improntitudine maggiore, ricercavano Lucrezia e Bernardino, i quali sbigottiti lasciavansi fare, e piangevano. Certo sozzo, e avvinazzato sbirro si attenta stendere la mano sul seno della Beatrice; ma questa, prima che lo arrivasse, gli lasciò andare su la guancia un potentissimo schiaffo.

Ritornò il gallo selvatico e corse al suo nido a portare l’imbeccata ai suoi pulcini; trovò il vetro e vi si arrestò sopra; girò intorno, sparnazzò colle ali, spinse e picchiò, ma invano. I pulcini intanto chiamavano e piangevano. Finalmente ricorse al prezioso deposito per infrangere il vetro; trasse di sotto le ali il shamir e l’accostò.... Ma in quel punto Benaj

Agatina e Enrico non udivano più nulla. Essi accarezzavano, abbracciavano la figliuola: piangevano. Momento sublime, che ad esser descritto domanderebbe penna di poeta, ben diversa dalla mia; momento sublime come tutti quelli che nella vita riempie la divina poesia, traboccante da cuori che si amano! Due giorni dopo, come ho detto, Lina partiva e traversava il confine del ducato di Lucca.

La voce di don Gregorio, a questo punto, fu rotta da un singhiozzo. Piangevano tutti: Maria stringeva Lalla fra le braccia, convulsamente, coprendola di baci e di lacrime, e offrendo a Dio quello strazio del proprio cuore, purchè Iddio la ricambiasse con altrettanta felicit

Piangevano i circostanti a dolorosa scena, reggea loro l'animo di lasciare Marcellina in quella situazione, riescivano a partirla da quella estinta spoglia, cui si avviticchiava furibonda e minacciava in suono di piet

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