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Aggiornato: 24 giugno 2025
Aspettate si spieghi la fortuna di Francia, aveagli detto il signore di Perugia, aspettate che s'abbia a conoscere in quanti piedi d'acqua siamo noi, e allora la discorreremo. Domani o dopo si verr
Ma la Ginevra pensava intanto a ciò che le convenisse fare in quella circostanza. Da cinque anni se ne viveva, quasi prigioniera, in Perugia, o al castello del Trasimeno, senza vedere altre facce che quelle truci ond'era composta la famiglia del Baglione. Mille volte ella s'era augurato di potere uscire almeno a respirare altr'aria, a vivere in mezzo ad altri costumi, perchè troppa era l'oppressione che le derivava da quei soliti obbietti. Ed ora per una combinazione che mai ella avrebbe saputo immaginare, se ne vedeva aperta la via. Ed era la citt
Fin dal dì prima, da taluni mercadanti che viaggiavan per Romagna, era stata recata la notizia che la moglie del Baglione era in viaggio per Roma, alla quale chi aveva prestato fede, chi no. Ma appena giunsero i corrieri, e furon visti fermarsi all'albergo in Piazza Farnese, e si sparse la nuova che il dì dopo sarebbe venuta la signora di Perugia, fu un mormorio di tutta la citt
Nel giorno 20 di giugno una forte colonna di soldati svizzeri al soldo del Papa, partiti da Roma assaliva Perugia che si era ribellata al governo papale. La patriottica citt
Il sindaco di Aspra, vestito con la giacchetta da operaio, mi disse che aveva ricevuto lettere che mi concernevano da Terni e da Perugia, ma che io non potevo quel giorno visitare l'archivio, essendo festa, ed essendo il segretario occupato altrove. Aggiunse che avrei trovato alloggio dal calzolaio, che teneva una specie di locanda.
Lo scopo del mio soggiorno in Perugia era un'accurata indagine negli archivi della citt
Comincierò quindi con dirvi, ch'io fui per qualche tempo in Perugia, e che vengo ora appunto da quella citt
"L'irresistibile bisogno di rivederla anche una volta, facendomi por da canto qualunque pensiero di pericolo, mi spinse un dì sino a Perugia e al Trasimeno, e non so in qual altro assai più lontano e più difficil luogo non mi avrebbe sospinto. Seppi ch'ella usciva qualche volta sul lago, e sempre in compagnia del truce e osceno vecchio.
Né si mosse Firenze, giá lor alleata e patronessa; era occupata in un'impresa non dissimile, quantunque men barbaramente adempiuta. Perugia e Bologna eransi liberate da' Visconti e ridonate al papa; e liberatesi Siena e Lucca. Sola Pisa rimaneva a un bastardo di Gian Galeazzo, protetto da Boucicault, signor di Genova per Francia.
Il Palavicino udiva ogni cosa, udiva, e tanto era forte il suo stupore, che quasi non volea prestar fede a tutte quelle voci; ma più s'innoltrava nel suo viaggio, più quelle voci crescevano, e passando presso Perugia potè assicurarsi di tutto.
Parola Del Giorno
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