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Aggiornato: 4 giugno 2025


³⁶⁴ Idem, 70 sg. Il grande sforzo di Gregorio è di far di Giuliano un feroce persecutore. Ciò che più irritava, nell’atteggiamento di Giuliano, i difensori del Cristianesimo era la moderazione e la ragionevolezza con cui egli pretendeva di poter ricondurre il mondo all’Ellenismo antico. Che si potesse in altro modo, che con la violenza, combattere il Cristianesimo era, per quegli apologisti, affatto inammissibile, ed essi vedevano, in quel tentativo uno scandalo ed un pericolo supremo. È perciò che il nucleo vero dei discorsi di Gregorio sta nella dimostrazione che, malgrado le apparenze, Giuliano ha perseguitati i Cristiani. E Gregorio è, in tale dimostrazione, un polemista di singolare abilit

Fra le meraviglie che si trovano nella gran metropoli dell'orbe, le catacombe e i sotterranei non sono le meno notevoli. I primi cristiani, perseguitati dal governo imperiale di Roma, allora pagano, con atroce accanimento, si rifuggivano nelle catacombe, per salvezza sovente e sovente per potersi adunare, consigliarsi, istruirsi nella nuova loro religione.

E veduto hai come le tribulazioni del mondo, da qualunque lato elle vengono, offendono e' servi miei corporalmente, cioè che sonno perseguitati dal mondo, ma non mentalmente, perché sonno conformati con la mia volontá: però sonno contenti di sostenere pena per me.

Sciagura al governo, che intende col terrore comprimere i soggetti mentre potrebbe colla giustizia amicarseli! Tristo a quello, il cui egoismo crede riparar al male coll'acquistare tempo! I perseguitati grigioni e valtellinesi, e quelli che riputavano meglio un onorato ribelle che uno schiavo cittadino, cercando fuor di patria sicurezza, libert

Rossi e gli altri, dopo il nostro arresto restarono in Livorno e giungendo ad eludere quell'oculatissima pulizia, poterono giungere al momento bramato di imbarcarsi su una piccola barca, colla quale si accingevano a intraprendere una traversata che mette in pensiero l'indolente e pacifico borghese che deve farla in piroscafo. Perseguitati dalla polizia che non si ristava un momento da pedinarli, con un tempo indiavolato essi poterono imbarcarsi verso mezzanotte, due miglia lontani da Livorno. Il mare metteva spavento: ognuno potr

Lungo la scogliera delle spiagge di San Iacopo esisteva una sotterranea galleria scavata nel tufo. Forse le onde del mare coll'andare dei secoli addentrandosi nella terra aveano formato quella volta naturale; e l'acqua col volger del tempo ritirandosi aveva lasciato asciutto quel sotterraneo. La sua apertura, nascosta fra gli scogli coperti di alghe e piante marine e quasi turata dalla arena trasportatavi dai flutti, a pochissimi era nota. Attualmente essa è rimasta così ingombra che non può discernersi se non se da colui che abbiala veduta assai anni addietro. Il sotterraneo, che si estendeva molte e molte braccia, penetrava al di sotto della chiesa attuale: e nei primi secoli del cristianesimo, quando nei luoghi dell'attuale chiesa vi era un convento, probabilmente quella galleria, comunicando colle tombe della chiesa del cenobio, aveva servito di ritiro alle meditazioni di quei religiosi e forse di nascondiglio a non pochi dei primitivi cristiani, furiosamente perseguitati dai pagani, signori del mondo. Comunque la cosa sia, è un fatto che l

Cominciò a gridare; annunciò loro ch'erano perseguitati, che bisognava fuggire, li supplicò di aprire, di aver piet

«Io credeva che i capi dei Galilei dovessero sentire maggior gratitudine per me che per colui che mi ha preceduto nel reggere l’impero. Poichè, regnando costui, molti di loro furono esigliati, perseguitati, imprigionati, e furono uccise turbe intiere dei così detti eretici, così che a Samosata, a Cizico, in Papfagonia, in Bitinia, in Galazia, e in molti altri luoghi, si distrussero dalle fondamenta villaggi intieri. Ora sotto il mio impero, avviene l’opposto. Gli esigliati furono richiamati, e coloro, i cui beni erano stati confiscati, li riebbero per effetto di una nostra legge. Ebbene, essi vennero a tale eccesso di furore e di stoltezza che, dal momento che ad essi non è più dato di tiranneggiare, di continuare le lotte che si erano accese fra di loro dopo che avevano oppressi gli adoratori degli dei, infuriati d’ira, danno mano alle pietre, ed osano agitar le turbe e tumultuare, empi verso gli dei, ribelli ai nostri decreti, che pur sono ispirati a tanta benevolenza. Noi non permettiamo che nessuno sia, contro volont

È stato in varii modi e da varii scrittori toccato questo periodo della vita avventurosa del Garibaldi, ma nessuno ha conosciuto e svelato la posizione difficile nella quale dovè preparare, e portare a termine l'impresa un pugno di patriotti, perseguitati essi stessi, e costretti spesso a pensare alla loro salvezza, se volevano avere libero il domani, per spenderlo, non a proprio vantaggio, ma in prò della salute del Generale.

Don Giovanni, uomo fra un clero che di virile non gli era rimasto che il sesso, era troppo avveduto per dividerne gli ultimi morbosi capricci. La forza della sua natura mantenuta dalla rozzezza della razza e da una vita incessantemente rimescolata fra persecutori e perseguitati, fra una gente che anelava alla libert

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