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Aggiornato: 16 luglio 2025
La sua sinistra in possesso d'una linea di case a levante di Melazzo formava martello, e quindi fiancheggiava con un fuoco micidiale i nostri all'assalto del centro. L'ignoranza del terreno, su cui si pugnava, fu la causa principale di perdite considerevoli per parte nostra, e molte cariche che si fecero sul centro nemico, quasi inespugnabile, potevano risparmiarsi.
Ogni persona che entrava, erano domande, grida di sorpresa, strette di mano: e solamente allora si cominciava a forza di racconti a sapere gli episodi gloriosi del combattimento, le perdite che avevamo subito, l'andamento preciso della battaglia.
Depretis, pallido, lo lesse balbettando alla Camera. Massaua, 23 Gennaio 1887. Perin, 31 Gennaio 1887. Il 24 Ras Alula lasciò Ghinda accampandosi a Sud-Est di Saati, che attaccò il 25, ma fu respinto dopo tre ore di combattimento. Nostre perdite, quattro feriti e cinque morti. Le perdite degli abissini sono sconosciute.
Il silenzio di Cristina non le era certo di buon augurio. In che modo non le avea più chiesto neppur il denaro occorrente alle spese ordinarie per la bambina? Lo anticipava ella stessa per aver diritto di sostenere d'essersi sottoposta a perdite gravi: per accrescer le spese; chi sa: per acquistare sempre maggior preponderanza su di lei e sempre più tenerla avvinta ne' suoi artigli.
106 E se guadagni e perdite non sono in tutto pari, ingiusto è ogni partito: sì ch'a lei per ragion, sì ancor per dono spezial, non sia l'albergo proibito. E s'alcuno di dir che non sia buono e dritto il mio giudizio sar
Riconobbe subito Emilia, e mostrò gran gioia nel rivederla, annunciandole che, dopo la sua partenza, la di lui famiglia non aveva sofferto affanni o perdite funeste. Emilia non ebbe coraggio di entrare nella camera ov'era morto Sant'Aubert, e dopo un'ora di conversazione, tornò al castello.
Ma di queste e d'altre maggiori perdite d'uomini, poco importava al capitano generale. Con simili scascamuccie e affrontamenti quotidiani, egli teneva a bada il nemico, e, meglio ancora, lo aveva sempre sotto la mano; frattanto serrava i panni addosso a quelli altri che difendevano Castelfranco.
Il patrizio palermitano Giuseppe Chacon, non trovando conforto alle immense perdite nel giuoco in Londra ed alla vergogna di non poterle pagare, si toglieva la vita , corsa fino allora gioconda per larghi guadagni nella rivendita di quadri ch’egli ritirava dall’Isola in quella capitale³²⁵.
Ma nessun corpo, in proporzione del numero, ebbe perdite così rilevanti di Ufficiali come la Legione Italiana e lo Stato Maggiore di Garibaldi; Garibaldi stesso calcolava a ventitrè ufficiali della sola legione messi fuori combattimento; otto gli ufficiali dello stato maggiore di Garibaldi; cinquecento e più dei nostri soldati tra feriti e morti; circa sessanta ufficiali tra morti e feriti.
Il direttore si strinse nelle spalle. Sa, circostanze! rispose vagamente, con un sorriso, il quale voleva addolcire la parola troppo breve. Perdite di giuoco! definì Celso. In questo caso è meglio fare il croupier a Montecarlo. Non ci ha la faccia, ribattè Vittorina con sicurezza. Piuttosto qualche disgrazia di famiglia. I Filippeschi non li conosco: devono essere di Pistoia, osservò Celso.
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