Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 19 giugno 2025
Come quando, cogliendo biado o loglio, li colombi adunati a la pastura, queti, sanza mostrar l’usato orgoglio, se cosa appare ond’ elli abbian paura, subitamente lasciano star l’esca, perch’ assaliti son da maggior cura; così vid’ io quella masnada fresca lasciar lo canto, e fuggir ver’ la costa, com’ om che va, né sa dove rïesca; né la nostra partita fu men tosta. Purgatorio · Canto III
Io feci il padre e ’l figlio in sé ribelli; Achitofèl non fé più d’Absalone e di Davìd coi malvagi punzelli. Perch’ io parti’ così giunte persone, partito porto il mio cerebro, lasso!, dal suo principio ch’è in questo troncone. Così s’osserva in me lo contrapasso». Inferno · Canto XXIX La molta gente e le diverse piaghe avean le luci mie sì inebrïate, che de lo stare a piangere eran vaghe.
E io, che posto son con loro in croce, Iacopo Rusticucci fui, e certo la fiera moglie più ch’altro mi nuoce». S’i’ fossi stato dal foco coperto, gittato mi sarei tra lor di sotto, e credo che ’l dottor l’avria sofferto; ma perch’ io mi sarei brusciato e cotto, vinse paura la mia buona voglia che di loro abbracciar mi facea ghiotto.
Al fine de le sue parole il ladro le mani alzò con amendue le fiche, gridando: «Togli, Dio, ch’a te le squadro!». Da indi in qua mi fuor le serpi amiche, perch’ una li s’avvolse allora al collo, come dicesse ‘Non vo’ che più diche’; e un’altra a le braccia, e rilegollo, ribadendo sé stessa sì dinanzi, che non potea con esse dare un crollo.
Resta, se dividendo bene stimo, che ’l mal che s’ama è del prossimo; ed esso amor nasce in tre modi in vostro limo. È chi, per esser suo vicin soppresso, spera eccellenza, e sol per questo brama ch’el sia di sua grandezza in basso messo; è chi podere, grazia, onore e fama teme di perder perch’ altri sormonti, onde s’attrista sì che ’l contrario ama;
Non lasciavam l’andar perch’ ei dicessi, ma passavam la selva tuttavia, la selva, dico, di spiriti spessi. Non era lunga ancor la nostra via di qua dal sonno, quand’ io vidi un foco ch’emisperio di tenebre vincia. Di lungi n’eravamo ancora un poco, ma non sì ch’io non discernessi in parte ch’orrevol gente possedea quel loco.
così m’armava io d’ogne ragione mentre ch’ella dicea, per esser presto a tal querente e a tal professione. «Dì, buon Cristiano, fatti manifesto: fede che è?». Ond’ io levai la fronte in quella luce onde spirava questo; poi mi volsi a Beatrice, ed essa pronte sembianze femmi perch’ ïo spandessi l’acqua di fuor del mio interno fonte.
quant’ è dal punto che ’l cenìt inlibra infin che l’uno e l’altro da quel cinto, cambiando l’emisperio, si dilibra, tanto, col volto di riso dipinto, si tacque Bëatrice, riguardando fiso nel punto che m’avëa vinto. Poi cominciò: «Io dico, e non dimando, quel che tu vuoli udir, perch’ io l’ho visto l
E questo ti sia sempre piombo a’ piedi, per farti mover lento com’ uom lasso e al sì e al no che tu non vedi: ché quelli è tra li stolti bene a basso, che sanza distinzione afferma e nega ne l’un così come ne l’altro passo; perch’ elli ’ncontra che più volte piega l’oppinïon corrente in falsa parte, e poi l’affetto l’intelletto lega.
Né lascerò di dir perch’ altri m’oda; e buon sar
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca