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Aggiornato: 10 giugno 2025


«I Ghibellini si partono dal contado di Parma con le trombe nel sacco, perchè l'esercito del Conte ha preso altra strada: dicono che si avanzi pel Milanese, portato da quel pendente da forca di Napoleone della Torre; ma o di qua, o di l

L'Austria, accampava in Italia con diritto di feudo su Modena, Parma e Toscana; con eserciti dominatori nel Lombardo, nel Veneto, nelle Romagne, nelle Marche; suo sistema di governo, forche, fucilazioni e bastone. Eppure tutto il decennio fu sfida e duello fra l'Austria forte e l'Idea Italiana.

Il re di Piemonte, il re di Napoli, il duca di Modena e la duchessa di Parma aveano sparso il sangue dei loro sudditi. L'Austria non imitò in questo il loro esempio. Ed ecco il perchè si può dire ch'essa non fu crudele. Ma è egli d'uopo spiegare il perchè non si può encomiarla per clemenza?

Leggiamo la terza; una lettera a stampa, un manifesto rèclame. Viene da San Secondo (Parma). In testa al foglio un majale grasso; firmato: Societ

La macchia era più scura nel Modenese, nella provincia di Reggio Emilia e di Parma; ma si manteneva abbastanza cupa in alcuni punti della provincia di Cremona, nel Mantovano, nel Polesine ecc., mentre si era rischiarata nel più antico centro di diffusione: nelle Romagne.

Mi par che resti dubbio se questi due anni di decime promesse nel concilio di Melfi per influenza del legato Gherardo da Parma, cardinale vescovo di Sabina, siano state oltre quelle accordate gi

Non posso onestamente sostenere che i giudici di Parma non sieno stati efficaci cooperatori di una tal vendita, amichevoli collaboratori del Notari. Ma dico anche (senz'alcuna amarezza, perchè Marinetti non ha un gran bisogno di vendere): questo libro potete assolverlo, caso mai, tranquillamente, perchè non sar

Tutto era pronto e non si attendeva che l'ordine di marciare. Ma sorto dissidio fra i reggitori provvisori dei quattro nuovi Stati di Toscana, Romagna, Modena e Parma l'ordine ritardava.

Che il De Andreis si trovò a Parma, Piacenza e Pavia, nei giorni in cui si verificarono disordini in quelle citt

Non posso parlare in disteso di tutti i segretarii: accenno. Il marchese Mischi fu ministro a Parma, poi nell'Emilia, poi mandato in Toscana per regolarvi le cose di finanze, quando l'Italia Centrale pareva fondersi. Prima del 1859 il signor Mischi visse lontano dalla politica: dopo vi si tuffò intero; ed è uomo consideratissimo, a causa della sua probit

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