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Che orrore! gridò la donna gentile. Dunque ella, signor dottore, ci ha portato questa bella novit

(sente passare a traverso il suo animo tutte le parole di Ludovico, ne trema, ne soffre, ne ha orrore, ne ha dolcezze profonde, e, a poco a poco, ne sar

Il pensiero che quelli erano gli ultimi danari, che dopo un mese di tempo o poco più, la miseria ancora avrebbe incalzato lui e la sua famiglia, che si sarebbe ancora trovato in quello stato per fuggire il quale non aveva sentito orrore dell'infame suo mestiere, che la fame avrebbe smagriti i corpi de' suoi figli, della cui floridezza cotanto si compiaceva, e in ultimo che alla miseria veniva compagno l'odio universale, lo fece venire in una terribile risoluzione.

E non gli volge che queste parole sinistre: Ricordatevene! otto giorni... quindici giorni, sono scorsi!... non ve ne restano più che tanti e tanti.... Il duca osservava e passava in silenzio. Vitaliana, dal lato suo, l'evitava. La notte, ella si sbarrava a chiave. Suo marito le faceva orrore. Il duca provò due volte l'assalto.

Egli, egli solo, aveva introdotto il gran nemico in casa. Che dolore, e che orrore! Egli amava più che mai quella donna; e quella donna era di Dio. Andò alla Balma il giorno dopo, di mala voglia, soffrendo in ogni parte dell'esser suo, ben sapendo di che. Trovò la contessa al suo telaio di ricamo, pallida, cerea nel volto, ma calma.

Mortella. Oh Dio, Dio! Si solleva lentamente, col viso scomposto, con gli occhi sbarrati e fissi davanti a , reggendosi le tempie con le due mani, tenuta da un orrore che par entrato nel luogo delle sue ossa. Che ho fatto? Che sono divenuta? Perché ho dovuto conoscere anche questo? Giana. Mortella! Mortella.

Oh, lei! lei! esclamò, nascondendosi gli occhi, il viso colle mani, con un senso di orrore. Lei! lei! Lo avr

Immoto al suo posto, il professore per lungo tempo non avea saputo staccare gli occhi da Loreta, poi ad un tratto, quasi macchinalmente, cercò nella tasca del petto la lettera, che vi aveva rapidamente deposta poco prima. E strettala per un istante fra le dita, la lasciò subito cadere, come preso da un istintivo orrore, sul tavolo che gli stava dinanzi.

Un orrore di condotta da mettere sulle furie anche il più zuccherato di tutti gli zii dell'uno e dell'altro emisfero.

Egli è un mistero più buio della notte e più profondo del mare. Voi dunque ignorate affatto chi egli sia? Se ogni sua parola non è una menzogna, debbo credere che egli si chiami Cardano, e ch'egli sia ricco e potente come un re. E viene spesso in cerca di voi? Mi ama! sospirò la donna con un gesto di orrore. Se sapeste quale tremenda cosa sia per noi il dover subire di tali amori!...