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Aggiornato: 27 giugno 2025
Fratelli! Vendichiamoci! Morte alla spia! grida il Carotti preso, agguantato in mezzo ai carabinieri. Un altro sparo, e un operaio getta un urlo, si preme la mano sulla fronte.... ne gocciola il sangue.... annaspa colle mani gemendo, ridendo con un ghigno sinistro. Il Francia! Il Francia! Hanno ammazzato il Francia!
Un’angoscia per lui dentro mi serra; E dico: «Che farai, Tu che stracciato ed ignorante vai Senz’appoggio nè guida sulla terra?... De la capanna garrulo usignuolo, Che sarai fra vent’anni? Vile e perverso spacciator d’inganni, Operaio solerte, o borsaiuolo? L’onesta blusa avrai del manovale, O quella del forzato? Ti rivedrò bracciante o condannato, Sul lavoro, in prigione, o all’ospedale?...»
La Teresa aveva un marito, operaio sfaccendato, un figlio quasi sordo e quasi muto, inetto a qualsiasi mestiere, e due figlie. Dopo aver disprezzati quei mobili «dei cenci, che non metteva conto di dir grazie, buoni da far legna per l'inverno, che una donna ricca avrebbe dovuto vergognarsi di lasciarli in eredit
Ma quando la giornata è finita, e ogni operaio sta per tornare alla sua casetta, dov'è aspettato dalla moglie e dai figliuoli, allora il fabbro mette da parte il martello, il legnaiuolo la pialla, il compositore i caratteri, e ciascuno va in un canto della bottega, dov'è una fontana o una gran catinella d'acqua. Sotto la catinella, o accanto, c'è un pezzo di sapone.
Fu il popolo che scosse il giogo spagnuolo in Napoli nel 1647 e nell'anno medesimo, capitanato da Giuseppe d'Alessio, operaio battiloro, cacciò Los Velez vicerè e tutti gli spagnuoli da Palermo e nel 1746 ributtò gli austriaci da Genova.
Ma voi non siete operaio. Mi metta alla prova. Sapete leggere e scrivere? Qui gli operai, i contadini, sono più ignoranti delle bestie. Sono brava gente, però, rispose Cardello. Non dico il contrario; ma io ho bisogno di qualcuno che sappia leggere e scrivere. Alla meglio, pochino so, e so anche far di conto, addizione, moltiplicazione, divisione, sottrazione! Che mestiere esercitate?
Le sorelline si misero a ridere. Maria gli disse che principiava molto bene; del resto sarebbe meglio diventare un buon operaio, che un cattivo dottore. Non lo dire al babbo che l'esame è andato male. disse Carlo, studierò e ti prometto di non ripetere l'anno; non lo dire al babbo, ti prego. Non lo dirò, ma lo verr
Don Vincenzo fece eco alle sue parole; anch'egli trovava che si viveva meglio nei tempi passati senza tante macchine, tanti giornali e tante scoperte. Appunto quella mattina aveva letto in un giornale che un operaio aggiustando un filo della luce elettrica era rimasto fulminato e che era avvenuto uno scontro ferroviario: tutte cose che in altri tempi non sarebbero accadute. Damiati non voleva sentire quei discorsi; egli che era un vero uomo moderno, amava il progresso e ammirava i nuovi ritrovati della scienza: diceva soltanto che bisognava esser preparati a tutte queste novit
I cannoni quasi tutti di ferro e non adatti agli usi della nuova arte della guerra, le palle in relazione..., le maestranze erano poi così svogliate, ignoranti e corrotte, che un operaio lavorava alle volte un solo giorno al mese».
Un giornale era necessario. Senza di esso sarebbero stati calunniati, schiacciati. Non si domandarono neanche chi di loro sapeva scrivere o chi di loro sapeva mettere assieme un foglio qualunque. L'esperienza li avrebbe fatti andare sulle pedate degli altri. Il loro partito era nuovo e nuovi dovevano essere gli scrittori. Non si trattava di scrivere in ghingheri. Si trattava semplicemente di dire chiaro e tondo che cosa volevano, dove tendevano, a che cosa aspiravano. Non altro. E il Fascio Operaio voce dei figli del lavoro il 29 luglio 1883 era gi
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