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minaccioso ei favellava; e d'ira Versa per gli occhi un duro incendio fuora; Poscia in verso i cavalli il passo gira, E con Araspe, ed Ebräin dimora. Quando non più parlar Bostange il mira, Chinando il capo il sommo Duce onora, Ed indi parte; e de l'armate schiere Favella ai Duci con sembianze altiere.

Perdonate! la parola mi è sfuggita in un impeto di entusiasmo... È un lapsus linguæ che vi onora... Torniamo al nostro... uomo. È una dilazione di prova che impone dei rigorosi doveri... Dei doveri che molto spesso vengono obliati dall'una parte o dall'altra, nella quasi certezza che nessuno ne tenga conto... Si esigerebbe dunque... per parte nostra... un po' di sorveglianza...

Quando all'orgasmo e ai giallori della bile sottentrò il giudizio e la visione delle cose, il barone aprì la bocca e col tono di chi invita un camerata a una partita a domino, disse al suo vicino: Commendatore, posso far conto anche sopra di lei? Ella mi onora, barone disse colla sua cantilena il meridionale segretario generale, alzando la barba.

«Ella aspetta ch'io finisca e devo pure affrettarmi perchè è tempo di tornare da mio zio. Il Suo sentimento mi onora e mi commove tanto ch'io devo essere interamente sincera con Lei.

Cosí morí Francesco nel colmo di sua fortuna; uomo meno incolpevole certamente, ma non minor principe egli, che Cosimo gran cittadino; la loro amicizia serbò allora la pace d'Italia, e li onora presso ai posteri amendue.

Indi a' suoi duci egli parlò: prendete Ciò che di forte in Rodi oggi dimora Per mover guerra, e nel gran pian scendete, Che de gli assalti omai vicina è l'ora; Altro dirvi non deggio, usi voi siete A la virtù, che vostri nomi onora; Ed io, come è degno, ho da provarmi Con esso voi nel grande orror de l'armi.

Queste vi fanno tal, lunge e dappresso, ch'al grido sol del vostro nome altero l'alma s'inchina, e come può vi onora. E se al caldo disìo fia mai concesso stile al suggetto ugual, ritrarne spero fama immortal, dopo la morte ancora. X. Alla Duchessa di Toscana

Giunto è l'ultimo ; chiuse le porte A lui son del perdon; giusto è ch'ei mora; Ora dunque AMEDEO nel tragga a morte, Sangue, che tanto le mie leggi onora; E quinci infonde coraggioso e forte Spirto, onde l'alto cor più s'avvalora E contra il Turco a la sua fin d'appresso Pugna più ch'a mortal non è concesso.

Signor conte, disse Lorenzo, voltando a terra la punta della sua spada, io di buon grado ascolterei i vostri consigli e la vostra preghiera, che tanto onora il vostro carattere.

Ah! si tratta del marchese? esclamò il dottore con fina simulazione di sorpresa. La scelta è indizio di gran senno in lui. Se lo perdesse dopo, la colpa potrebbe essere un po' di lei; ma è un'ipotesi assurda. Dunque? Il suo scrupolo la onora. Questa è la parte dell'amico. Il dottore che cosa consiglia, che cosa impone?