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Aggiornato: 7 giugno 2025
Tutto il potere del cardinale suo cognato non valse a toglierla da quell'asilo. Don Omobono. I lettori ricorderanno il povero prete di vettura che comparve nel principio di questo racconto, colla sua miseria e le sue paure.
Si tolse dal crocchio che lo serrava; il signor Omobono fece per afferrargli il braccio, ma egli con una buona strappata, e con un urto a' vicini che gli eran d'impaccio, potè farsi un po' di largo, e trovossi per sua ventura vicino alla porta. Allora, un impensato caso venne ad ajutarlo.
Monsignore rasserenò la faccia accigliata con un benigno sorriso, e porta la sua mano a baciare a don Omobono, e rialzatolo insieme, con piglio di clemenza: Orsù! disse, voglio perdonarvi... non se ne parli più... nessuno sapr
Tuttochè vestito da secolare, egli aveva nel suo insieme un non so che d'ecclesiastico, che rivelava facilmente la sua condizione. Sta qui don Omobono? chiese egli con tutta civilt
Don Omobono era infatti irrequieto, tormentato dalla paura che monsignore scoprisse la coccarda. Però richiamò sulle labbra un sorrisino di tranquillit
Ecco ciò che avviene ogni giorno nei luoghi soggetti al felice dominio del papa-re, per opera di coloro che con una mano inalzano la croce, mentre coll'altra stringono le catene del popolo. È naturale adunque che don Omobono, conscio appieno di tali fatti, dopo quel primo cenno di monsignore, penetrasse addentro nelle sue recondite intenzioni.
Lascio figurare qual notte angosciosa avevano passata Lucia e Teresa: solo i fanciulletti, che in sulla sera avevano ottenuto un poco di cibo, avevano poi dormito placidamente per tutta la notte. Le povere afflitte vedevano volontieri don Omobono, del quale conoscevano la semplicit
Fin da quando ella era a' servigi del signor Omobono, vecchio calzettaio, il quale appunto da quattro anni aveva tirate le calze, la signora Momina, che allora aveva titolo di donna di casa, ed ufficio di serva padrona, aveva adocchiato un giovanotto dalla zazzera bionda e dalla faccia rosea come le mele carle, il quale passava tutti i giorni sotto le sue finestre.
Don Omobono guardava maravigliato il reverendo padre, che seguitava a parlare. Il povero prete non comprendeva perchè mai si facessero a lui quelle confidenze.
Ed io, disse don Omobono, andrei subito a nascondermi in cantina. Ma che cantina! Via, si faccia coraggio. Io le darò un talismano, con cui potr
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