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Aggiornato: 2 giugno 2025
Ma l'alma sua è mesta nel desìo Indescrivibile, Ed una ingenua pace ognor s'estolle Involontaria dal suo petto a Dio. E nelle vene il sangue gli ribolle, E qual da freccia Ferito è dal desire indefinito Della lontana sua speranza folle. Perchè gli diè natura il guardo ardito Fatto al dominio, Pur dolce sì che fino all'alma arriva? E il portamento libero e spedito,
Oh se tu fossi, figlio, quel ch'io ti prego ognor! CRISAULO. Non è in proposito. E poi fai 'l grande meco. ARTEMONA. Odi. Oh paradiso! Biat'a lor che v'andranno! CRISAULO. Io non ricerco i tuoi travagli. Dimmi se facesti di quella mia. ARTEMONA. Sí, sí. Lasciami dire. Da poi ch'io ti trovai v'ho messo mano; e 'l dí dopo, in bel modo, feci a Lúcia, ridendo, cenno di voler parlarli.
16 E che la porti per suo amore al collo lo prega, sì che ognor gli ne sovenga. Piacque il dono al marito, ed accettollo; non perché dar ricordo gli convenga: che né tempo né assenza mai dar crollo, né buona o ria fortuna che gli avenga, potr
113 Non più tenne la via, come propose prima, di circundar tutta la Spagna; ma nel propinquo lito il destrier pose, dove entra in mar più la minor Bretagna. Sul lito un bosco era di querce ombrose, dove ognor par che Filomena piagna; ch'in mezzo avea un pratel con una fonte, e quinci e quindi un solitario monte.
Insazïata il guarda, insazïato È il provveder ch'ei non s'affanni e gride: Animo lieto o da timore oppresso Nella veglia o nel sonno ha ognor per esso.
Tale è il mio core: in lui convien sia desta Degli affetti la pugna ognor: se tace, La vita è muta in lui, e l'armonia Immortale del bello e la favella Ch'entro si sente, e sembrano parlarne Il ciel, la terra e l'onde e l'erbe e i fiori.
Attonito, da prima, dalle insolenti popolari grida fosti, al tornar di Ottavia; or, crescer odi l'ardire; onde atterrito... NER. Atterrito io?... POPPEA So, che il forte tuo core ognor persiste nella vendetta: ma, son dubbj i mezzi: e intanto esposto a replicati oltraggi rimani tu. Le irriverenti fole per anco udir di un Seneca t'è forza: ben vedi... NER. Atterrito io?
20 Poi ch'in più parti quant'era a bastanza colson de l'erbe e con radici e senza, tardi si ritornaro alla lor stanza; dove quel paragon di continenza tutta la notte spende, che l'avanza, a bollir erbe con molta avertenza: e a tutta l'opra e a tutti quei misteri si trova ognor presente il re d'Algieri.
Tutto era verde intorno, alberi ed erbe Ed il muschio dei sassi ognor spruzzati Dall'acqua candida, Verdi le foglie e verdi le superbe Cime dei monti eccelsi e imperturbati. A un tratto innanzi a loro una parvenza Vaga si leva. Uno spettro gentile, Ahi! bello e pallido, Oltremodo e silente. Eppure senza Stupore lo guardaro in atto umile.
Le cure dell'arte indarno furono poste in opera, invano si accolsero labili speranze, chè non vi avea rimedio alla piaga fatale. Fuggiva alla misera col sangue la vita, che sentiva ognor più venirsi meno: e il celeste suo spirito dolente di abbandonare il leggiadro velo con cui fu pellegrino in questo mortale viaggio, pareva ora fuggire dalle annebbiate pupille di Bianca, ora riedere ad esse non gi
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