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Aggiornato: 13 giugno 2025


Caracciolo, benchè sicuro del fatto suo, non senza inquietudine aspettava le sovrane risoluzioni: e col suo indispensabile occhialino, da uno dei grandi balconi del palazzo non si stancava di lanciare sguardi di fuoco sui passanti nella Piazza, napolitanescamente mormorando parole di sprezzo contro questi incoscienti del progresso filosofico d’oltralpe, indegni de’ tempi.

Poh! questa mancherebbe: che voi mi pigliaste sul serio. No! no! Sono chi sono: un poveraccio faticato dagli studi sui codici, un esule volontario dalle dotte e morte biblioteche, un antiquario, che, lavandosi la faccia nell'acqua limpidissima e scacciando la polveraglia dei morti, incomincia a vederci meglio. Oh poesia strapotente del cielo e del mare! Oh vita mia! Oh liberi sogni d'artista! Se poi.... Marchesa, mi presti il suo occhialino capriccioso: attraverso quelle lenti devo vederne di belle cose, se gi

S'indossa il costume di circostanza; abito grigio, colletto di tela, cravatta nera, cappellino sull'orecchio, borsellino sul fianco per la scheda, occhialino per sorvegliare le operazioni elettorali e via per quel giorno vanno all'aria la messa, la passeggiata, l'appuntamento ed il resto. Nelle frazioni si odono cheti fruscii e frasi mormorate anzichè dette; si respirano profumi finissimi; si veggono mani bianche, dalle dita affusolate, sospendersi un momento sull'urna; passano le teste bionde e le brune con un'aria dignitosa, composta e sfilano, sfilano, guardando il presidente povero presidente, lo compatisco , sorridendo al segretario, sbirciando le altre elettrici, ma con una serenit

Di tutti gli altri? È un dubbio collettivo, che riguarda tutta la specie, e nessun individuo; ma non è meno dubbio perciò. Che ci volete fare, temo che cadrei in disaccordo con mia moglie su troppe cose; e poi nella mia parte di osservatore ne vidi tante delle vicende, che ho preso paura. Ciò dipende dalla lente del vostro occhialino.

Nessun occhialino: sarebbe stato ridicolo a tre metri di distanza. Il maestro di orchestra, un disgraziato pagato ad un franco e cinquanta per sera, squadernava sul piccolo leggio la vetusta mazurka, volgendo una occhiata pietosa agli otto professori suoi colleghi, che si godevano una paga giornaliera variabile da settantacinque centesimi ad un franco.

Ella in quel momento, col gomito fermo, alzava ed abbassava in cadenza la mano, percuotendo leggermente il velluto del davanzale con un occhialino di madreperla, raccomandato all'anulare da una sottil catenella d'oro.

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