Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 11 giugno 2025


Oh, mi lasci proseguire, poichè ho cominciato. Il bel signorino le fa patire carestia d'ogni cosa. Io so che Ella lavora e notte per sostentare la famiglia, e il suo servitore va a vendere i suoi bei ricami qua e l

Arrivai a Saragozza a notte avanzata, e scendendo, mi colpì subito l'orecchio la cadenza particolare colla quale parlavano i vetturini, i facchini e i ragazzi, che si disputavano la mia valigia.

V’era come un odor di vecchie rose, Un odore di mammole appassite; V’era il silenzio de le antiche cose Nel tramonto dei secoli sopite. V’era una lampa giorno e notte accesa Come un triste desìo, sopra un altar, E a me l

Brevi ma sanguinosi furono gli ultimi episodi della vita militare dei volontari italiani allo scorcio del 1867. Fatti eroici di molti prodi segnalarono; ed un assalto che le tenebre della notte coprirono, e che fu degno del più splendido sole.

Nella notte dal 12 al 13, tre giorni dopo scritte quell'ultime righe, i fratelli Bandiera partivano, con Ricciotti e gli altri, per la Calabria; ed ecco l'ultima loro lettera a me: «Corfù, 11 giugno 1844. «Carissimo amico,

mi venne in sogno una femmina balba, ne li occhi guercia, e sovra i pie` distorta, con le man monche, e di colore scialba. Io la mirava; e come 'l sol conforta le fredde membra che la notte aggrava, cosi` lo sguardo mio le facea scorta la lingua, e poscia tutta la drizzava in poco d'ora, e lo smarrito volto, com' amor vuol, cosi` le colorava.

«Allora aspettiamo! disse la signora, e affacciandosi di nuovo alla finestra, coi gomiti appoggiati sul davanzale, si mise a guardare nella notte. Marta sedette ancora, colle mani giunte e abbandonate sulle ginocchia, colla testa chinata sul seno, come la tengono le vecchie quando pare che dormano, e in cambio stanno pregando e forse pensando ai propri peccati. Essa non pregava, ma pensava agli Alemanni, de' quali la signora Maddalena, mostrava d'avere tanta paura. Costoro erano venuti quell'anno parecchie migliaia di Lombardia, e avevano gli alloggiamenti in C.... a sostegno delle genti del Re di Sardegna: le quali fronteggiando i Francesi, sui monti di Nizza, s'erano la state innanzi condotte con grande valore al colle di Raus e a quello di Milleforche. I repubblicani non avevano trovato il verso di superare quei colli; ma fattisi più grossi nell'invernata s'andavano preparando a nuovi assalti: e quelle non se la sentendo di poter reggere, poche come erano; il Re aveva chiesto aiuti all'Imperatore d'Alemagna: il quale sebbene adagino s'era mostrato disposto a dargli un poco di spalla. Marta non sapeva queste cose a puntino, ma la venuta degli Alemanni le aveva recata gran gioia, perchè le pareva che fossero tornati i tempi della sua giovinezza; quando le Langhe essendo terre dell'impero, i popoli di quelle parti si tenevano per Alemanni anch'essi. Godeva poveretta ai cento ricordi che le nascevano dalla comparsa di quelle assise; le pareva d'essere in collo al padre suo, portata bambina a vedere le rassegne o il passaggio delle soldatesche Alemanne d'allora; si sentiva sulle guance grinzose passare la mano che le aveva carezzate quando erano fresche d'adolescenza, e vedeva d'innanzi a il soldato che le aveva fatto quel vezzo discorrendo coi suoi sulla soglia di casa; immagine lontana e gi

Il cancello era aperto, Giuseppe li attendeva sul prato, fumando la pipa, sdraiato sull'erba e colla testa poggiata ad un grosso vaso di limone. Al vederli entrare si alzò, essi ne rimasero scontenti. La notte è buonissima, non cade rugiada, si permise di dir loro. Aveva lasciato la candela accesa dietro il battente della porta: ne accese un'altra, disponendosi ad accompagnarli.

Lo sa leirispose il mugnajo, contraendo il capo fra le spalle. Quattro o cinque settimane fa, una notte tardi tardi, eramo a letto, e sentiamo un cavallo arrivare: fermasi: bussano: Qualcuno, diss'io fra me, al quale faccia male l'aria di qua del Po, e voglia passarlo. Mi affaccio, domando. Chi è? Son io. Chi io? ed egli Padre (perchè m'ha sempre conservato questo nome), son Alpinolo: apritemi». Corsi io, corse la Nena, corsero Omobono e Donnino; per tutti era una festa il suo arrivo. Ripone il cavallo: entra... Se l'avesse visto! che cera! che occhi! Al figlio di mia madre non la si d

Sciarra ghigna e sorride e guida a frotte i tristi sogni e i gaj colle malie e Chimera tormenta l'Indovini coi mirabil'incanti della notte.

Parola Del Giorno

andiam

Altri Alla Ricerca