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Aggiornato: 21 ottobre 2025
Ah! dunque era Orsino? Sì, signora; egli stesso, colui che ha fatto ammazzare quel signore veneziano. Gran Dio!» sclamò Emilia; «egli è venuto a Udolfo! Ha fatto benissimo a star nascosto. Ma che bisogno c'è di tante precauzioni? Chi potrebbe mai immaginarsi di trovarlo qui?
E, quanto a me, io non posso credere che alcuno volesse, né meno potesse tenere l'oro e l'argento cosí grezzo e non lavorato nella cassa ovvero in altro luogo rinchiuso e nascosto, eccetto però se a questo tale, per essere ricco di danari e trovandosene ancora in molta quantitá, non facesse mai di bisogno di farlo coniare.
Egli, infatti, di nascosto di Nan
Difatti, da qualche minuto se ne è andato il tuo amico. L'ho visto, giú. Che t'ha detto? Non l'ho interrogato. Mi sono nascosto per non fargli credere che io stessi lí ad aspettarlo. E ancora pensi? No. Ma non badi a me. Che hai? Niente. Non ti richiama? Sí. Non mi frodare, dunque, Soniuccia! È l'ora mia. Sono pronta. Oh, bene! bene!
Lo seguii istintivamente, ma mi arrestai tosto, udendo la voce di Bazzetta che, nascosto dietro lo spigolo, parlava a bassa voce al campanaro, a due passi dalla finestra. Ricordati bene di quanto ti dico. Non pronunciar mai, in presenza del forestiero, nè il nome, nè il cognome del dottore. Se ti occorre parlargli, di' «signor dottore» e basta. Hai capito?
Di questa vittoria memorabile Costanzo ebbe più dispetto che piacere. Alla corte di Milano si chiamava Giuliano, per ischerno, Vittorino. I cortigiani finsero di dare tutto il merito alle sapienti disposizioni dell’imperatore, e costui si prestò alla stolta adulazione, per modo da lasciare, negli atti imperiali, una relazione della battaglia di Strasburgo, nella quale egli figurava come il tattico glorioso della giornata, dimenticandovi affatto il nome e le gesta di Giuliano «che, dice Ammiano, egli avrebbe profondamente nascosto, se la fama non sapesse tacere le cose gloriose, sian pur molti coloro che le vogliono oscurare
Fatto è che io rimasi sola all'albergo, giunsi a Perugia quasi di nascosto, ne ripartii quasi di nascosto; la contessa Filippeschi a Perugia era.... Come dire?... una merce di contrabbando, a guisa d'una femmina perduta. Folco mi caricò in treno, silenziosamente, mi ricondusse a Milano; e perchè mi vide piangere, me ne chiese anche il motivo, quasi avessi dovuto ridere!...
Pietro Fabrizio Fra questi medesimi muri, che mi accoglievano di nascosto, io avevo visto le cose più strane e più equivoche. Venivo qui quando volevo. Trovavo una fanciulla sola, sempre sola, disfatta dalla noia e dalla malinconia, inutilmente desiderosa di una vita attiva e proficua, abbandonata a sè stessa.... Pietro Fabrizio ... senza una risorsa, senza un sollievo.... Pietro È vero! Fabrizio
La fanciulla aveva sognato un giorno, ancor bambina, di darsi all'arte; il palcoscenico l'attraeva; s'era messa a studiare, prima di nascosto, poi palesemente, per essere attrice. Ma quando aveva affacciato quel suo desiderio, era avvenuta una scena in casa.
Costui veniva, la sera, a godersi gratis l'opera; la mattina, col pretesto di dargli il buon giorno, passando; e nelle ore pomeridiane, per far quattro chiacchiere e spassarsi con la chitarra, la più stupenda chitarra che gli fosse capitata tra le mani, diceva; e un giorno o l'altro avrebbe finito col portarsela via, di nascosto, se don Carmelo non si decideva a vendergliela; l'avrebbe pagata quel che lui voleva, s'intende.
Parola Del Giorno
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