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I giudici dell'Alta Corte di Giustizia sono chiamati immediatamente a radunarsi e pronunciare giudizio sul Presidente e sui suoi complici. Firmato Parigi, 2 dicembre 1851. In virtù dell'articolo sessantesimo ottavo della Costituzione, l'Alta Corte di Giustizia dichiara: Luigi Napoleone Bonaparte è chiamato in giudizio come reo d'alto tradimento,

I tentativi d'ingerenza di Napoleone durante la guerra boema incontrarono un freddo rifiuto presso la maggior parte degl'italiani: l'Italia non dalla sua mano voleva ricevere il Quadrilatero.

Avvenne di lui come di Napoleone I, che i nemici non seppero fondere la palla che lo doveva uccidere. Signori, in certi periodi storici, nei momenti in cui l’umanit

Negli ultimi anni, mentre l'impero invecchiava, il partito spagnuolo alla corte guadagnò la mano. Poteva Napoleone, ed egli solo in Europa, impedire il domma dell'infallibilit

Senza dubbio, anche nella politica europea di Napoleone apparve lo sconciamento di questo cervello, che in tanti anni di esistenza profuga, in eterni almanaccamenti e sognamenti, aveva affatto disimparato di stare al sodo, e di mantenere immutato un disegno con profonda seriet

La chiesa è piena di bandiere prese al nemico, ma tutte posteriori al 1815. I vecchi trofei di quattro secoli, in numero di millecinquecento, furono coraggiosamente, ma non lietamente, bruciati in mezzo al cortile, quando Napoleone I fu domato dalla fortuna e gli eserciti alleati stavano per entrare in Parigi. Tra que' trofei erano le insegne e la spada di Federico II.

Del resto, gran soldato; e Napoleone I, che s'intendeva d'uomini, avrebbe dato un occhio del capo per averlo dalla sua; ma lui duro. Il conte Cesare, che non voleva farsi fare il ritratto, era morto di un colpo apopletico. Bella morte, per un gentiluomo!

Napoleone avrebbe gi

Lo Zephir domandò alla nave ciò che c'era di nuovo all'Elba e Napoleone stesso rispose con la tromba: «L'Imperatore sta molto bene». Così sfuggi felicemente al pericolo.

Credo che a nessun tedesco prima che a noi due, in quel giorno, sia stato mai concesso di guardare il campo di battaglia di Corradino con occhio così orgoglioso e sereno. Con quali sentimenti il nobile Raumer considererebbe oggi queste pianure palentine, egli che le visitò e le studiò nel 1817, due anni dopo la caduta definitiva del primo Napoleone? Come lungi era allora da lui, che ci ha dato una storia nazionale degli Hohenstaufen, il pensiero che egli avrebbe assistito, in una tarda et