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Aggiornato: 11 giugno 2025


Si afferrava l'altra, nervosamente, al margine del soprabito, come se volesse tirar giù il panno stinto. Finita la musica il vecchietto levò il capo; sorrideva. Me gli trovai faccia o faccia; egli seguitava a sorridere, seguitava ad armeggiar con la mano, mormorando l'ultima frase musicale, solenne. Mi feci animo e gli chiesi: Scusi, chi c'è qui dentro?

«Mi fa molto piacere il vostro successo del resto io non ne aveva mai dubitato; voi farete una bella carriera; me ne congratulo sinceramente. «Ho veduto i giudizî dei critici sul vostro debutto. Sono tutti lusinghieri per voi, ed anche per me, credetelo, sebbene voi vi esageriate fuor di misura la poca parte ch'io ebbi nella vostra educazione musicale.

Brydone, impressionato della sfrenata passione degli abitanti per le pubbliche passeggiate, scriveva: «Siccome i Palermitani in estate sono obbligati a mutare la notte in giorno, il concerto musicale non principia prima della mezzanotte. Il tocco è il segnale perchè i virtuosi diano fiato ai loro strumenti per la sinfonia.

Noi pittori futuristi affermiamo che i suoni, i rumori e gli odori si incorporano nell'espressione delle linee, dei volumi e dei colori, come le linee, i volumi e i colori s'incorporano nell'architettura di un'opera musicale.

Le campane argentine squillavano con un accordo felice, quasi musicale, nell'aria senza mutamento. Su la torre l'inscrizione del quadrante solare diceva: Hora est benefaciendi. E in quella mattina di gloria, in cui pareva salire verso la dolce casa materna tutta la gratitudine dovuta al lungo benefizio, le tre parole cantavano.

Questo criterio pratico e positivo si manifesta più che mai nell'architettura della casa, nella scelta dei mobili, in tutto ciò che costituisce il confortabile e l'ordine interno della famiglia. Non vi è che una sola parola, una parola musicale, a cui sia dato esprimere quest'ordine meraviglioso, questo connubio fortunatissimo dell'arte colle necessit

Fiordispina aveva lo spartito nella sua biblioteca musicale; dopo un'aria gliene suonò un'altra, e ad una ad una gliele eseguì tutte. Che bella musica! diceva ella, frattanto. Non so come sia, che l'ho suonata così poco, finora. Oggi piace molto anche a me. Ha mai letto il Leopardi, signorina? , una volta. Perchè mi fa questa domanda? Per venire ad un raffronto fra il poeta e il musicista.

E la notte cadeva su noi, ci avvolgeva nel suo musicale silenzio, ci faceva godere la gioia d’esser tranquilli, d’essere vicini, d’essere veramente giunti su l’orlo dell’amore, nella poesia di questa bella favola eterna e lieve che si chiama l’amore, nella infinita, beata ilarit

« Ma quello è stato un suicidio soggiunse. « Un suicidio! esclamai. Come lo sapete? « Dalle carte che si trovarono sul cadavere. «Era un bel giovane. Ricco come Rotschild e nobile come un re. S'era messo in testa d'essere un gran genio musicale, ed era venuto in Italia per studiare. Quella primavera aveva compiuto la sua opera, che credeva un miracolo.

Dalla scuola del Mattei, Pacini passò più tardi, in Venezia, a quella di Bonavventura Furlanetto, e quivi fu compiuta la sua educazione musicale.

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