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Aggiornato: 31 maggio 2025
Non faceva più i consueti passeggi fuor della porta Ticinese, da lui chiamata ancora porta Marengo, o lungo lo stradone di Mosca, o fuor dell'Arco del Sempione; andava tutt'al più da casa sua, ch'era in via di san Simone, a un piccolo e deserto caffè poco lontano, tenuto dalla vedova d'un altro suo povero commilitone morto nei gorghi della Beresina. E col
TRASILOGO. Perché sei come la mosca: mangi con noi e poi ne cavi gli occhi. MASTICA. Non posso piú soffrire. Venghi il canchero a tanta superbia! Che mi puoi far tu giamai? Stimi da senno ch'io creda queste tue bravarie, o dubito che non mi mandi quei popoli arcinfanfari o uomini maritimi ad uccidermi? Assai fo stima di queste tue minacce! TRASILOGO. La farai dell'opre, e ben tosto te ne pagherò.
Egli seppe che le domeniche solevano passar la sera in casa della signora del secondo piano: si dette attorno, e trovò presto modo di farvisi presentare. Lì si giocava a mosca cieca, o al giuoco dell'anello, e s'improvvisavano quattro salti alla buona, al suono squarrato d'un pianoforte che aveva anni quanto, il Tantum ergo.
Lode al Barzaghi pel suo Mosè salvato dalle acque, una composizione elegantissima ed anche una vera trovata. Altri si ferma con maggior compiacenza davanti alla sua Mosca cieca e alla sua Vanerella; io noto il fatto, me ne congratulo coll'artista, e dico a lui, come a tanti altri valenti apostoli della scoltura di genere, di cui mi passo per amore di brevit
L'ultima goccia è sempre migliore della prima. Basta, leviamo la seduta; ed ora vi farò vedere come vado ritto al banco della padrona. Ciò detto, il nostro Michele si mosse; ma per quanto si studiasse di tenersi ritto, le gambe, che forse si erano avvedute di un peso soverchio, lo portavano a sghimbescio contro la parete. Ah! Michele! Giuochiamo forse a mosca cieca? Badate al muro.
La penna si rifiuta a descrivere il suo supplizio, incominciato col trascinamento del corpo a coda di cavallo e finito col vivicomburio: ma la penna scrive a lettere di sangue che dopo sei anni bruciato, il Mosca veniva riconosciuto innocente!
LAMPRIDIO. Come vuoi. MASTICA.... di non parlarle dentro l'orecchie?... LAMPRIDIO. Sí. MASTICA.... di non mirarla dalla strada?... LAMPRIDIO. Bene. MASTICA.... né mostrar atti onde stimar si possa che tu l'ami? E questo lo dico per tuo bene, accioché per troppo goder del bene nol perdi, over come mosca tanto ti tuffi nel latte che ti anneghi.
come la mosca cede alla zanzara, vede lucciole giu` per la vallea, forse cola` dov'e' vendemmia e ara: di tante fiamme tutta risplendea l'ottava bolgia, si` com'io m'accorsi tosto che fui la` 've 'l fondo parea. E qual colui che si vengio` con li orsi vide 'l carro d'Elia al dipartire, quando i cavalli al cielo erti levorsi,
La gente dell’Albergaria anche oggi ha la non buona riputazione di litigiosa: e brigariotu vale persona che non tenga peli in bocca, che non si faccia passare mosca al naso, che non rifugga dallo attaccar briga per un nonnulla: il rovescio della medaglia delle persone della Kalsa.
E l'insetto viene allora battezzato dai dotti con un altro nome: cioè crisalide. E quando la crisalide è diventata un insetto perfetto, allora fende il guscio e esce all'aperto a prendersi la sua parte d'aria e di sole. Da ciò vedete che prima di divenir farfalla, mosca, o, in una parola, insetto perfetto, il nostro animalino dev'esser uovo, larva e crisalide.
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