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Aggiornato: 5 luglio 2025
Bernheim Jeune, marchand de tableaux et curiositès sul boulevard di Montmartre, vende ritratti fotografici di Sara Bernhardt in tutti gli atteggiamenti e in tutte le foggie. Sono i ritratti più costosi della bottega, e tuttavia gli vanno come il pepe. Non c'è forastiero a Parigi, che, dopo essere stato al Teatro Francese, non voglia portarsi via Sarah Bernhardt, almeno in fotografia.
E finalmente s'entra nel boulevard Montmartre, a cui fa seguito quello degl'Italiani, quello delle Capucines, e quello della Madeleine. Ah! ecco il cuore ardente di Parigi, la via massima dei trionfi mondani, il grande teatro delle ambizioni e delle dissolutezze famose, dove affluisce l'oro, il vizio e la follia dai quattro angoli della terra!
Costui era un Francese, avvocato a Nimes, piccolo di statura, molto largo di spalle, con la cravatta nera svolazzante, come usano i poeti che fanno il bardo nazionale nei cabarets di Montmartre. Egli ora tormentava la sua amante, incolpandola di aver giocato male.
Un teatro, o caffè, o giardino, più curioso di tutti è parso a me quello delle Folies Bergères, poco discosto dal boulevard Montmartre. C'è un teatro chiuso, con gallerie, platea ed orchestra; c'è un giardino, colla sua brava fontana zampillante nel mezzo, ma tutto coperto da cristalli e anch'esso con gallerie che corrono torno torno; un medesimo vestibolo vi conduce al bivio, anzi al trivio del giardino, della platea, delle scale, che mettono su, alle gallerie dell'uno e alle logge dell'altra. Da per tutto i deschetti di zinco; da per tutto i tavoleggianti, pronti a servirvi; in alcuni punti di passaggio i banchi, a cui siedono le rappresentanti dell'autorit
Le donne spagnole, dalla carnagione di camelia, stavano ferme all’intorno e silenziose la guardavano. Di fronte a lei, su l’altro lato della tavola, era seduto il suo amante: un fino tipo di giovine hidalgo, sbarbato, liscio, elegantissimo, di quelli che si vestono a Piccadilly e fischiano le canzonette di Montmartre nei corridoi dell’espresso Paris-Madrid.
Udrei, nel silenzio della Basilica ove si eterna il sogno di Bernadette, ove a migliaia brillano i voti appesi dagli umili e dai potenti udrei, fra il bisbiglio delle preci, suonare il mazzo de’ suoi braccialetti, la sottile musica degli ori e delle sete, che fin presso l’altare scintillante confonderebber nella voce grave degli organi l’eco delle canzoni di Montmartre...
Il Selvaggio voleva slanciarsi sopra Alberto; ma io lo afferrai con violenza del braccio e gli dimandai la sua carta col suo nome. Egli si chiama il colonnello Stefano Stetzeneki, un polacco, e dimora al Faubourg Montmartre in un mobigliato mica mal mobigliato imperciocchè
Faceva colazione e ripartiva con Salapolli, a zonzo, in cerca di librai, al Palais Royal, spingendosi con la carrozza fino alla Butte Montmartre, prendendo il tè all'Avenue de l'Opéra, guardando da una finestra della sala i grossi omnibus cigolanti che andavano al Giardino delle Piante.
Parola Del Giorno
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