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Aggiornato: 17 giugno 2025


Che; cattivaccia! esclamò il Fioccola sorridendo a questa sfuriata. Così bella, bianca, rossa e fresca come una rosa, e sempre cattiva, cattivaccia! E se ne andò: ma tornò il dopo. Gli premeva quella cambiale del signor conte: prendeva i denari dalla Trebeschi Monghisoni al dieci per cento all'anno; ma poi lui si beccava, per provvigione, il dieci per cento al mese. Tornò dunque alla carica.

Alt! Il signor conte fermò il cocchiere in piazza della Scala, accese una sigaretta, poi: Avanti! gli gridò colla prima boccata di fumo... e tre minuti dopo saltava dalla carrozza dinanzi alla porta di casa Monghisoni.

In quell'androne chiuso, durante il pomeriggio di Natale, il silenzio era profondo e cupo: e soltanto in fondo, nel buio, crepitava il lampadino acceso dinanzi alla Santa Casa di Loreto. La ditta Monghisoni commerciava in olio, formaggio, aringhe salate, baccal

Il babbo Monghisoni quand'era vivo, stava ben attento, e scantonava nel fondaco, per non urtare la figliuola; se no, fioccavano le strapazzate scroscianti come pioggia e grandine anche sul suo capo.

E poi chi poteva aspettarsi un fatto simile?... , nel fondaco, proprio , in quello scrittoio, su quel vecchio canapè di pelle, imbottito di stoppa, che aveva servito onoratamente a tutta la discendenza dei Monghisoni! Che bestia, lei; e lui, che sfacciato, che canaglia!

Il salotto, una stanza fredda, con un forte tanfo di muffa, con pochi mobili diventati vecchi senza essere usati, non si era aperto se non per i grandi avvenimenti della famiglia; il matrimonio col signor Daniele, i funerali del signor Monghisoni, il giorno del battesimo dei figliuoli.

Nell'animo del signor Daniele, dopo tanta agitazione, era subentrata la calma e quasi un senso di benessere; ma poi, appena rimesso il piede in quella benedetta via Lentasio, così angusta e tetra, appena scorta da lontano quella vecchia insegna: Giovanni Monghisoni, tornò a rannuvolarsi e a sospirare. Dio, Dio!... E adesso, saremo daccapo...

Era il disonore, il discredito della ditta Monghisoni; e in quei giorni di crisi, col timor panico da cui era preso il commercio per tante disgrazie, per tanti fallimenti, che nessuno avrebbe mai preveduto, bastava un nonnulla, una voce sinistra, una cattiva informazione, per mettere in allarme la gente e poi portare alla rovina.

Per un mese non si parlò più del giovane ufficiale, finché, una mattina, uno dei commessi del fondaco Monghisoni, che si piccava di galanterie, portò una notizia da far strabiliare: Il duca Della Torre ha scoperto sua moglie in intimo colloquio con un tenente di cavalleria: si sono battuti in duello, all'ultimo sangue, e il tenente, un conte anche lui, il conte San Marsilio di Torino, gli ha spaccato la testa di colpo, con, una sciabolata.

Ma la signora Maddalena, anche questa volta, girò gli occhi per non guardarlo in faccia. Sta bene rispose Giacomino. Si avviò, poi tornò indietro. Si rizzò, s'inchinò e uno, due, tre se la battè con un colpo secco dei tacchi. Siamo intesi: buon giorno. E se ne andò. Superbo, donnaiolo, dissipatore! Io devo difendere la casa; la ditta Monghisoni borbottò la signora Maddalena rimasta sola.

Parola Del Giorno

branchetti

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