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Aggiornato: 29 settembre 2025


Perché questi tali sempre cercheranno di spendere o contrattare i loro danari cosí fatti o in mercanzie o altre robbe, over in far cambi di monete o altro con vantaggi, per riavere le suddette fatture ed anco i debiti laggi.

Alcuni vi si appassionavano a tal segno che ogni altra cura passava per loro in seconda linea. Il giuoco era fascino morboso, ossessione. Lunghe ore del giorno, intere notti, essi rimanevano attaccati a quelle sedie, a quelle tavole: gli occhi avidamente fissi sui gruzzoli di monete che facevano monticelli nel centro; lo spirito tremebondo al muovere di una carta, dalla quale dipendeva la sorte loro, della loro famiglia. Il ricco d’oggi poteva non esserlo più domani; senza testamento, l’ultimo giocatore diventare il facile erede d’un feudo. L’eguaglianza di ceto regnava sovrana tra disuguali per censo; ogni cuore chiudevasi alla piet

Si leveranno anco via molte dispute, che tuttodí nasceano sopra i pagamenti cosí del dare come dell'avere, e sopra i crediti cosí antichi come moderni; perché basterá pagarli con tanto pur'oro o argento fino coniato, come importava il puro ed il fino a peso nelle monete nel tempo che fu creato il debito, come nel capitolo XIII e nella settima utilitá delle dodici ed in altri luoghi del Discorso si dimostra.

La seconda, che il partimento di essi preciosi metalli sia fatto col numero aritmetico sopra i loro dati valori, corrispondenti ad uno per dodici e dodici per uno, per poter procedere in infinito senza rotti, cosí nel fare le leghe delle monete come nel compartirli proporzionalmente a moneta per moneta, e tanto nelle monete fine quanto nelle basse, e cosí in quelle di maggiori come in quelle di minori valori per le loro rate, affinché tutti i pagamenti si abbiano poi a fare con sodisfazione perfetta.

E questi sono de' quali intendo di ragionare, avendo io per sempre nel conteggiarli, ed in particolare sopra il fatto delle monete, la detta compagnia loro per esclusa. La cagione perché si trova men oro che argento, e qual forma o proporzione si trova tra loro.

E parimente colui ch'averá libre cento d'argento di coppella, che valerá scudi mille o circa, non resterá per lire 150 o 200 o circa, che si spendessero in farlo ridurre in monete di varie leghe, di far fare esse monete.

Si fonderanno in progresso di tempo alcune monete giá fatte, nelle quali nel tassarle vi saranno rotti vantaggiosi, e particolarmente nell'arte degli orefici per far opere e lavori d'argento ed anco de' dorati; quali, dopo che saranno antichi o rotti, e massimamente i dorati, giungeranno al ceneraccio, dal quale ne verrá poi cavato il rame, che adoprar si potrá in far lavori di getto, quandoché non si volesse affinare.

Che sará lecito a ciascuno tenere presso di oro o argento, ancorché non coniato, per poterlo far ridurre in monete, over per farlo lavorare in opere, secondo il suo volere; ma, se si vorrá contrattare, sará necessario avere la fede dell'assaggiatore publico della finezza o lega, ed anco che sia bollato secondo il solito, accioché colui che lo riceverá sappia la sua bontade senza farne altro saggio.

Chiaro sta dunque che nemmeno nelle monete inferiori possono i principi sottrarsi molto dalla proporzione dell'intrinseca valuta per cavarne profitto per , senza pericolo d'addossare a ed a' sudditi danno non isprezzabile.

Succede molte volte che le monete minute, quando sono alla bontá proporzionata col prezzo, sono introdotte ancora ne' paesi forestieri: nel qual caso il principe, che l'ha battute, è forzato batterne nuovamente per supplire a' bisogni del suo Stato, ed in questo modo ne va mandando lungo tempo fuori di sua zecca grossa quantitá; che, se gli altri principi, nelli Stati de' quali si sono introdotte, per qualche altro loro fine le bandiscono, tornano tutte nello Stato del primo, che le fece battere.

Parola Del Giorno

confermandomi

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