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Aggiornato: 1 ottobre 2025


Quando i giovani hanno rette intenzioni, si presentano i genitori. Non ti dirò che cosa io pensi d'un signorino che getta baci dalla finestra alle ragazze... sono cose che si sono vedute ancora... ma non si è mai veduto che una fanciulla onesta li accetti... e li rimandi!... Credi dunque che il caso sia nuovo?... Se non è nuovo, non merita d'essere imitato....

Mi diceva in poche parole: «Non voglio ingannarvi, adularvi, sarebbe far torto a chi non lo merita. Si vede in voi un giovine ingenuo ed onesto, esaltato da una passione che gl'ispira pensieri elevati, sogni poetici, qualche buon verso. Tutto il resto non ha valore.

Poco men cale, ma non lo appagherò mai; voi mi consigliereste forse a spogliarmi di tutto il mio? No, zia, non intendo dir questo. E che intendete voi dunque? Voi parlavate di far rimproveri al signor Montoni...» disse Emilia titubante. Che! Forse non li merita? Certo; ma non credo sia prudenza il farglieli nella situazione attuale.

Che domine può avere con quel palazzo, dal quale non leva mai gli occhi? S'è fatto sposo stanotte. S'io fossi ne' suoi panni, mi comporterei con molto maggior senno, e penso che la signora di Rimini merita le occhiate di un galantuomo ben più che le pietre di un palazzo. La signora di Rimini, hai detto tu, va benissimo.... ma ci starebbe la signora Perugia....

E però ingiustamente dánno, a colui che merita grazia e benivolenzia, penitenzia e odio: a quegli che sonno membri del diavolo, come eglino, dánno amore dilecto e stato, commectendo in loro gli offizi de l'ordine. Come aciecati vivono, e come aciecati dánno gli offizi e governano e' subditi.

Quando non bastava il , rimaneva la notte accanto alla siora Nina che scaldava i brodi; e siccome ogni servizio merita compenso, e non c'è amicizia che in qualche modo non si faccia pagare, il bravo dottor e professor, forte dell'amicizia di Metternich e della sua prepotenza, credette d'onorare anche la moglie del suo vecchio amico.

LIDIA. Oimè, che subiti mutamenti son questi? questo è dunque l'amor che cosí caldamente dimostravate portarmi? CINTIA. Che mutamenti? che amor? io non so che vi dite. LIDIA. Non merita tali risposte quello che ho fatto per voi. CINTIA. Che cosa faceste voi per me mai? LIDIA. Eh, Cintio, non mi straziate piú di quello che sin qui fatto m'avete!

Le merita, sapete, ed anche merita la vostra amicizia così generosa. Egli ha detto lungo il viaggio un gran bene di voi. Ah ? Filippo Ferri ha il difetto di volermi bene. Come! è un difetto? Con questo modo di ragionare leverete il coraggio a tutti coloro che fossero per imitarlo.

Così strano, complesso, ed anche mostruoso comparisce il suo ingegno da quanto fu esposto, e da quanto verrò esponendo nel corso della storia, che merita fermare il pensiero sopra di questo personaggio.

E la conclusione? La conclusione è questa: che prima ti ho fatto ridere, poi ti ho fatto dire il tuo secreto, e poi ti ho fatto un discorso, e che tutto ciò merita in ricambio il favore che ti richiedo. Guarda, fra l'altre cose aspetto una lettera importantissima, la quale può decidere della mia sorte. Ah briccone! Le hai scritto? No. Una lettera di mia sorella. E deve arrivare? Verso le tre.

Parola Del Giorno

d’interrogazioni

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