Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 14 luglio 2025
⁹⁶ Meli, Riflessioni, p. 18. Il successo ottenuto dal Marotta e dal Perez fu così trionfale, e continuò così costante, che fece attecchire un genere fino ad essi forse non tentato, ma senza forse non portato al grado a cui essi lo portarono. Il successo fece gola a molti, e nuovi artisti da strapazzo, e nuovi impresarî da dozzina vollero gareggiare con rappresentazioni del tipo, dato, imposto per opera della così detta coppia grande, che era la compagnia Marotta-Perez. E qui ha principio una pioggia incessante di domande di questo o di quell’impresario per ottenere dall’autorit
Giovanni Meli, cui vieti pregiudizi d’oltremonte non ha fatto mai spassionatamente guardare in uno dei principali suoi aspetti, è il primo gran pittore morale dell’et
²²⁴ Meli, Poesie, p. 391, n. L’ardita accusa non determinava fatti speciali; ma la cronaca spicciolata d’allora deve averne raccontato qualcuno: il che può aver prestato argomento ai soliti pour-parlers a base di maldicenza.
Nessuno meglio dell’Ab. Meli ritrasse questa condizione di uomini e di cose tra noi, del Meli diciamo che mise a nudo una piaga, incronichita dai secoli inciprignita da circostanze. Nelle Riflessioni sullo stato presente del regno di Sicilia intorno alla agricoltura e alla pastorizia da noi più e più volte citate, il poeta, anticipando di un secolo le teorie che doveano agitare le societ
Meli, Poesie: Don Chisciotti, c. VI, ott. 34. L’organamento di questa vasta associazione per interessi personali era come una immensa rete che niente lasciava sfuggire e a nulla rinunziava per raccogliere i cercatori di giustizia.
In una delle sue ingegnose concezioni, il Meli vide alcuni genî divertirsi ad osservare le umane sciocchezze; ed un gran quadro rappresentar figure e costumi della vita, ... chi espriminu lussu e spisi orrenni³¹³. ³¹³ Meli, Poesie Lu Cafeaus, p. 137.
Il cav. Luigi Medici, che gli voleva bene e lo ammirava e lo aiutava, gli consigliò di chiedere al re l'abbazia di San Pancrazio allora vacante. Ma io non sono prete, non ho neppure gli ordini minori! rispondeva il Meli. Si fa presto a prendere gli ordini minori replicò l'amico. Al resto penserò io.
Povero abate Meli! Vide e gustò qualche volta il piacere, la pace, la consolazione, ma soltanto nei sogni che gli somministrarono i soggetti delle sue poesie.»
Il Porta e il Belli non hanno mai dato impronta letteraria alle cose loro; e questo costituisce il massimo loro pregio. Il Meli, invece, è raramente popolare, anche dove più la sua natura di poeta e l'argomento lo spingevano ad esser tale.
Parto da un concetto della poesia dialettale che mi sembra giusto tuttavia, nonostante quel che il signor Pipitone-Federico ha diffusamente scritto in difesa del Meli. E il giudizio del Finzi, che il critico riporta e che io ignoravo, mi pare il più esatto che si sia dato intorno al poeta siciliano finora. Dirò subito la ragione.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca