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Aggiornato: 1 giugno 2025
In quanto alle lunghe ore che passava nel silenzio e nella solitudine, c'era una buona ragione da chiuder la bocca ai curiosi. Il padre Bonaventura meditava un commento alle opere di Sant'Agostino; perciò non doveva sapere di strano ch'egli rimanesse volentieri nella sua camera, assorto nello studio dell'autore suo prediletto.
Gli anni non eran riusciti a curvar la sua adusta, alta figura; ma aveva perduto fin l'ultimo capello, e in compenso s'era lasciato crescere la barba, una barba lunga e sottile, di cui prendeva in bocca e masticava la punta allorchè meditava sopra un'edizione aldina o sopra qualche gran caso della vita.
Ecco l'uomo a cui Bambina andava ad aprire le porte della sua coscienza. Don Diego dissimulò a sua sorella il resultato del suo abboccamento con Don Lelio Franco, poi disse: Ebbene, e tu? Bambina, tristissima, meditava non so che; era distratta e come abbattuta di fatica. Per me gli è un altro paio di maniche, sclamò dessa. Io ho confessato il mio confessore.
Imbaccucato in ampia pellicia, egli meditava, o piuttosto continuava il vaneggiamento che l'assorbiva da otto giorni. E' non si accorse neppure dell'arrivo di suo fratello. Il conte Alessandro, da che scorselo da lontano, accelerò il passo, discese da cavallo, ed avanzò verso il principe, gridando: Eccomi qui, Pietro.
Se i propri interessi non l'avessero resa indifferente a tutto il resto, Emilia si sarebbe accorta che meditava qualche progetto.
Egli meditava qualche cos'altro che il panegirico di S. Luigi. Sembrava inquieto, scontento di sè, incerto, in collera. La notte dormì male. Che diavolo avevo io bisogno di serva? borbottava. Il mio vecchio carcame merita bene delle blandizie, davvero! E' si volse nel letto e cercò di dormire. Il sonno tenne il broncio.
Era seduta nel salotto, fra valigie e bagaglie che doveva spedire per ferrovia. Brunello, scorgendo le sedie e la poltrona ancora sovraccariche di roba, vesti, libri e gingilli, prese posto sul coperchio d'un baule, come quando piccino teneva tra le braccia il Re moro e meditava intorno alle nequizie del mondo. So che tu sei ospite di villa Barbano, seguitò la contessa.
S'ardiva anche supporre ch'egli facesse le viste di non accorgersene.... Egli!! egli che meditava d'affogare il tradimento nel sangue.... egli, che voleva vederla boccheggiante ai suoi piedi quella donna, che per disonorarlo con più sicurezza, l'addormentava con carezze più tenere, con baci più caldi.... egli, che voleva strappare il cuore dal petto di quell'altro che aveva avuto il corpo della donna sua.... gli toglieva quanto gli restasse di bene sulla terra, lo lasciava senz'amore, senza fede, solo per sempre, disperato....
Insomma fece tanto che mentre al mattino meditava il modo più naturale di risparmiarsi la seccaggine della inevitabile visita del dottore, dopo il desinare si sorprese più d'una volta a guardare l'orologio ed a trovare che il dottore tardava più dell'usato. E quando finalmente venne, gli mosse incontro giubilante.
Per contro, aveva abbandonato assai dell'antica, o forse l'aveva sepolto nel profondo. Più non toccava il maguey dal malinconico suono; nè meditava più, nè cantava più l'areyto in cui era maestra. L'ultimo era stato quello di Cahonana nell'atto di partirsi per sempre dalla sua isola natale. Bene sulle rive dell'Entella s'era provato Damiano a chiederle la grazia d'un canto nella lingua d'Itiba.
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