Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 5 luglio 2025


Non ho visto di lui il maggior bugiardo; sta gonfio di vento come un ballone e un giorno si risolverá in aria. Ben trovato il bellissimo e valorosissimo capitan Martebellonio! MARTEBELLONIO capitano, LECCARDO. MARTEBELLONIO. Buon pro ti faccia, Leccardo mio! LECCARDO. Che pro mi vol far quello che non ho mangiato ancora? MARTEBELLONIO. So che la mattina non ti fai coglier fuori di casa digiuno.

Ma me la pagherá quel furfante di Leccardo. LECCARDO. Menti per la gola, ché son meglio uomo di te! MARTEBELLONIO. Dove sei, o tu che parli e non ti lassi vedere? LECCARDO. Non mi vedi perché non ti piace vedermi: eccomi qui! MARTEBELLONIO. Mi farai sverginar oggi la mia spada nel sangue di poltroni. LECCARDO. E tu mi farai sverginar un legno che non ha fatto peccato ancora.

MARTEBELLONIO. Che battaglie, miserello? LECCARDO. La Fame era una persona viva, macra, sottile, ch'appena avea l'ossa e la pelle; e soleva andar in compagnia con la Carestia, con la Peste e con la Guerra, ché n'uccideva piú ella che non le spade.

CHIARETTA. Va' e fa' altre arti, ché di caccia di donne tu non te n'intendi. MARTEBELLONIO. Troppo gran bocca avevi tu aperta, che aresti ingiottito il cane e il padrone intiero intiero. CHIARETTA. Non bisognava altrimenti, avendo a combatter con can debole di schiena.

MARTEBELLONIO. Cala qua giú e pigliati cinquanta scudi. LECCARDO. Sali qua tu e pigliatene cento. MARTEBELLONIO. Cala qua giú, traditore, e pigliati mille scudi. LECCARDO. Sali qua tu, forfante, e pigliatene dumila. MARTEBELLONIO. O Dio, che tutto mi rodo per aver in man quel traditore! LECCARDO. O Dio, che tutto ardo per non poter castigar un matto!

LECCARDO. Non vi conoscea, perché me diceste che venendo la vostra persona arei sentito il terremoto: son stato gran pezza attendendo se tremava la terra, però dubitavo se foste voi. MARTEBELLONIO. Dite bene, e ti dirò la cagione. Poco anzi mi è venuta una lettera dall'altro mondo.

MARTEBELLONIO. Appena mi bastava a grattar la rogna. ... Al fin, lo posi sovra questi tre diti e lo sostenni come un melone.... LECCARDO. Quando voi sostenevate il mondo, dove stavate, fuori o dentro del mondo? MARTEBELLONIO. Dentro il mondo. LECCARDO. E se stavate di dentro, come lo tenevate di fuori? MARTEBELLONIO. Volsi dir: di fuori.

MARTEBELLONIO. Ah, poltronaccio, ti farò conoscer chi son io! LECCARDO. Ti conosco molto tempo fa, che fosti facchino, aiutante del boia, birro, sensale, ruffiano. MARTEBELLONIO. Ah, mondo traditore, ciel torchino, stelle nemiche! fai del bravo perché non posso salir su dove sei. LECCARDO. E tu fai del bravo perché non posso calar giú dove tu sei.

POLISENA. Ma non per noi. EUFRANONE. Perché no? POLISENA. Perché siamo cosí avezzi alle sciagure che, volendoci favorir la fortuna, non trovarebbe la via. EUFRANONE. Abbiam maritata Carizia. POLISENA. Eh, e con chi? con quel dottor della necessitá, nostro vicino? EUFRANONE. Con un meglior del dottore. POLISENA. Con quel capitan Martebellonio bugiardo vantatore? EUFRANONE Con un gentiluomo.

Marte, che sta aspettando, come il vede, il prende e ferma; si non, che ne salirebbe sin alla sfera stellata. LECCARDO. A che effetto quel sacco di pane? MARTEBELLONIO. Ché non si muoia di fame per la via. Marte, avendo inteso gli avisi, spedisce le provisioni e lo manda giú.

Parola Del Giorno

garzone

Altri Alla Ricerca