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Aggiornato: 20 giugno 2025
E, poi ch'Isabella ha lasciato me per lui, se l'ará come merita. Oh che bella lode d'una gentildonna par sua, innamorarsi d'un ragazzo! PASQUELLA. Uh! Non dite cotesto, ché le carezze ch'ella gli fa gli le fa per amor vostro. FLAMMINIO. Digli che ancora, un dí, se ne pentirá. Vo' che la si sfami di baciarlo. PASQUELLA. Eh sí! Mentre che 'l cane abbaia, il lupo si pasce. FLAMMINIO. Tu il vedrai.
Appena sorgeva quasi a gramaglia, vestito d'infausta luce il dì novello, Stefano siccome famelico lupo che s'aggira intorno all'ovile ove è la greggia, inoltrato sino sotto le mura di Nebiolo, alteramente sfidava Guidone e il chiamava a nuova pugna, e perchè vedea serrate le porte e niuno rispondere alle sue minacce, il tacciava di paura e di codardia.
Qualche altro passaggero e il buon capitano Martino, vecchio lupo di mare, senza complimenti, ma tanto franco e cordiale.
Ma io tolgo la parola allo scontroso; non voglio impicciarmi di politica per conto suo. E siccome egli ha parlato di bestia ed ha citato un proverbio, aggiungerò soltanto che è bene non fidarsi troppo delle bestie; e che l'altro proverbio: Il lupo cangia il pelo e non il vizio non deve intendersi unicamente per questi poveri animali. E torno alla letteratura.
¹ Licantropia, voce greca. Specie di pazzia, per la quale l'uomo, come un lupo, corre urlando di notte per le campagne; e talora morde, e digrigna i denti, come i cani; onde questa malattia dicesi anche Cinantropia.
Allora Nancy gli raccontò tutta la sua «Storia del Lupo». Gli raccontò del suo lavoro: del primo libro di poesie che aveva scosso ed entusiasmato tutta Italia; e del secondo libro, il Libro interrotto che avrebbe dovuto essere il suo grande capolavoro... Egli ascoltò, fumando il suo sigaro senza parlare. Quando Nancy tacque, egli non fece commenti.
Prima che questo, il lupo, il leon, l'orso venga, e la tigre e ogn'altra fera brava, di cui l'ugna mi stracci, e franga il morso; e morta mi strascini alla sua cava. Così dicendo, le mani si caccia ne' capei d'oro, e a chiocca a chiocca straccia.
Ritornò depresso e sfinito; io, frattanto, avevo fatto amicizia colla moglie del prestinaio. Era una tedesca, grassa e bionda e mite. Le raccontai la nostra Storia del Lupo: che io ero una poetessa, e che ero stata ricevuta dalla Regina; e poi tutta la storia di Montecarlo.
Laggiù, veda; guardando diritto a quella sporgenza della montagna; più sotto, di qua dal grande albero.... Ci sono, ci sono. Ma non è un lupo, quello; sar
Meglio era lor..... ma di costui vendetta Prima farò, che i Rodian sostenta: Oh se questo arco incontra lui saetta! Oh se con cento piaghe aspro il tormenta! E se lupo a le tane esca sel porti? Sì forsennando avvien ch'ei si conforti.
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