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Aggiornato: 21 ottobre 2025
Le follie della luna di miele non possono continuare sempre. Per tutto quel giorno Marta ebbe in mente le follie della luna di miele. A pranzo, improvvisamente, come faceva per solito le sue domande, frutto di lunghi pensieri solitari, chiese ad Alberto: Tu non hai mai fatto follie per nessuna donna?
Non ho potuto mai sopportare lungamente i musi lunghi, ho sempre preferito l'odio al rancore, la morte ai tormenti; perciò dopo le lotte fui sempre il primo a presentare i preliminari di pace, e siccome l'avversario aveva quasi sempre consumate le munizioni e bruciate tutte le polveri, così si andava presto d'accordo.
La cassa dell’estinto è ricoperta Di lunghi veli fluttuanti e neri. Un pensoso dolor fra ruga e ruga Su le fronti s’incide. Su loro invan da l’alto il ciel sorride; Sgorga tacito il pianto, e niun l’asciuga. Fra le travi inchiodate egli riposa, Rattratto e sfracellato. Lavorava sul tetto; e s’è spaccato, Cadendo, il capo su la via sassosa.
...So come è incostante e vaga, Timida, ardita vita degli amanti; Ch'un poco dolce molto amaro appaga: E so i costumi, e i lor sospiri, e i canti, E 'l parlar rotto, e 'l subito silenzio, E 'l brevissimo riso, e i lunghi pianti; E qual è 'l mel temprato con l'assenzio.
Ad essi non lasciavi, o dolce madre, che un giaciglio di strame e una capanna. Nulla sapevan, fuor che verdi boschi percorsi a gara, e fiumi vinti a nuoto, e sogni d’astri su nel cielo ignoto, e rosse nubi di tramonti foschi: egli biondo, ella bruna: egli con tersi occhi d’acciajo, ella con lunghi cigli d’ombra: e nessuno li potea dir figli d’istessa madre
M'inebbria il non sapere più come evitare tutti i vostri fuochi convergenti, o formidabili batterie di soli! E applaudo quando le vostre colleriche gole puntate dal bastione calcareo delle nubi scoccano nello spazio lunghi sputacchi solfurei!
Cercherò informazioni.... Potrei domandarne a voi stessa... ma la fonte è un po' sospetta!... Oh! rispose la principessa con un bel sorriso, che metteva in mostra i suoi denti bellissimi: e battè la mano sul tappeto del tavolino, che avea alla sua destra. Ma ditemi, riprese, sareste forse geloso? Eh... chi sa? soggiunse il principe, che carezzava con una mano i suoi lunghi baffi.
«Logiche»... lo sapete?... Si chiamano Logiche, codeste pezzenti che, senza riposo, che senza riprender mai fiato, si misero tosto a parlarmi d'affari, con viperine lingue velocissime, discutendo lunghi contratti di gioia!... Guizzavano le loro lingue, nelle bocche sdentate, guizzavano come serpi!... Oh! il mortale terrore di sentirmele come trivelli nella mia tromba d'Eustachio!
A quel tempo, l'esercito veneto si era oramai consunto per vecchiezza. I lunghi e sfibranti periodi di pace e di neutralit
Se per timor mi uscisse mai del labro di non commesso, né pensato fallo, confessíon mendace?... Da lunghi anni uso a mirar dappresso assai la morte, tu stai securo: io non cosí; d'etade tenera ancor, di cor mal fermo forse; di delicate membra; a virtú vera non mai nudrita; e incontro a morte cruda ed immatura, io debilmente armata; per te, se il vuoi, fuggir poss'io di vita; ma, di aspettar la morte io non ho forza.
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