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In questo mentre, il lastrico della citt

Passò alla finestra e aprì le invetriate, per poter spalancare le persiane. Una raffica di vento freddo entrò nella stanza. Di fuori il buio era ancora perfetto; il cielo gravido di nubi; il lastrico coperto di un alto strato di neve candida; le vie deserte. Per il momento non nevicava.

Paolo ammirava: quella folla che dianzi avea concepita come trascinata dall'egoismo, gli sembrava ora così rispettosa, così solidale, così civile, come non mai: vide un operajo, carico d'un grave peso, che allungò la sua strada per lasciare il lastrico a una vecchia signora; incontrò una madre, che gittò un grido angoscioso perché la carrozza di lui passò vicina al suo bambino.

Quando le seggiole furono pronte, fece un altro salto per riscaldarsi, ma sdrucciolò sul lastrico diacciato e mancò poco non cadesse giù, lungo disteso. Signori!... Si d

Prese il suo coraggio a due mani e cominciò a salire la scaletta gridando: Pietro! son io... Un sordo ruggito gli rispose. E quasi subito uno scoppio formidabile scosse tutta la casa. Sandro, fulminato, mandò un urlo che morì in un rantolo. Il suo corpo sanguinolento, con la faccia orridamente deformata, precipitò, come una massa inerte fin sul lastrico fangoso della cucina. Sola.

Smarrito si aggrappa al collo del cavallo e collo sguardo cerca qualcuno che arditamente l'afferri e lo domi. Ma in questo mentre la zampa ferrata del destriero, poggiata con isconsideratezza sul lastrico, scivolò, e l'animale cadde strascinando seco il giovine, che battuta la testa sui sassi, svenne facendosi una larga ferita.

Ma non aveva ancora posto il piede sul lastrico del cortile, che un altro servo, discendendo a rompicollo e raggiungendolo di volo: Presto, dice, vuol essere richiamato il duca, madonna ha a parlargli; presto! e, presolo così pel braccio, seco trasse il compagno di forza, e a quattro passi per volta, giù per Piazza Farnese, sapendo benissimo per quali strade era solito incamminarsi il loro signore, si mossero alla sua volta.

Una seggiola, due, tre, cinque le ebbe superate; superò anche l'ultima e fu su, in cima: ma quando volle rizzarsi facendo il braccio di ferro colle gambe all'aria, gli scivolò una mano, le sedie si smossero, mancò l'equilibrio a tutto l'edificio e Quintino precipitò riverso a terra, battendo di tutto peso col corpo sul lastrico, mentre le seggiole gli cadevano addosso sulla testa e sul petto.

In men ch'io noi dica il Campo Vaccino e poi le vie di Roma diventarono fiumi di fuggenti. Elmi, sciabole, fucili, si trovarono seminati sul lastrico delle vie e più feriti vi furon dagl'inciampi in quelle armi che da mano nemica. Molti incespicando rovesciati cagionavano la caduta dei vegnenti dimodoché in certi luoghi si trovavano qua e col