United States or Tanzania ? Vote for the TOP Country of the Week !


Mi sembrò che il cuore mi balzasse alla gola e mi soffocasse. L'elogio inaspettato di quell'uomo severo, alla presenza di mia madre, di mio fratello, mi diede una commozione profonda; fu un compenso straordinario. Guardai Giuliana e vidi che i suoi occhi s'erano empiti di lacrime. E, sotto il mio sguardo, all'improvviso ella ruppe in un pianto. Feci uno sforzo sovrumano per frenarmi, ma non riuscii. Mi parve che l'anima mi si stemprasse. Tutte le bont

Avendo espresso il mio elogio sentii il mio vicino, un giovinetto ebreo, ripetere con premura ai più lontani l'elogio. «Che cosa ha detto?» «Bene, bene, stupendamente eseguito. Avete proprio una cappella Sistina».

Quante volte la parola «elogio» sveglia in capo a chi l'ascolta un'idea a cui di necessitá tengono compagnia altre idee schifosissime! Ma, come la spada non è infame se non quando la impugnano i traditori, cosí l'elogio può essere santo se scritto con santa intenzione.

«Può immaginare, signora Rhoda, come rimasi. Mi pareva come se m'avessero data una gran botta al cuore.... non sapevo più in che mondo mi fossi! Ma la Superiora mi fece animo, dicendomi che non dovevo turbarmi, ma invece ringraziare il Signore che aveva voluto evitarmi i pericoli che una giovane trova infallibilmente nel mondo, facendomi subito trovare una così fortunata occasione di abbracciare uno stato che, per quanto imperfetto, per quanto inferiore allo stato religioso, era pure quello che la Provvidenza aveva destinato al più delle ragazze. Mi fece l'elogio del Duca, della nobilt

A bene intendere la parte finale di questa lettera vuolsi sapere, che al nuovo eletto corre l'obbligo recarsi di persona all'Accademia per recitarvi l'elogio dell'accademico a cui succede. Il Guerrazzi replicava a questa con due lettere entrambi al signore Capponi, una come Arciconsolo, altra privata. «Mio signore.

I vecchi attori si fermavano talvolta a contemplare colle lacrime agli occhi quelle simpatiche sembianze; e il buon Aniceto, agli ignari che gli chiedevano qual fosse quell'uomo, ne tesseva con enfasi di ammirazione l'elogio funebre. Il vecchio teatro, il vecchio caffè non esistono più. Esiste però in Italia un'arte drammatica, che è il riflesso immortale del genio di Gustavo Modena. Lecco, 1878.

E all'accennar di no del bandito, per provargli che si potevano fidar pienamente di colui, Sciaverio, si fece a tesserne l'elogio. Era un furbo matricolato, vecchio nell'arte.... amico degli amici, e che sapeva tener la bocca cucita. Reggeva il sacco ai contrabbandieri, favoriva i picciotti che andavano per il mondo, e li trattava bene quando capitavano nella sua torre.

Lasciatelo vociare! soggiungeva l'agente. E' l'elogio funebre che merita un arnese, com'era quel Bobi... E' affogato... e meglio per lui... Altrimenti ne avrebbe fatte un giorno delle sue... Ricordatevi che nel Corpo dei Pompieri non ce l'avevano più voluto... Era stato un bel regalo per la polizia... Ma credete voi osservò Lucertolo, tutto pensoso che il Carminati sia affogato davvero?

Interrotta dalle lagrime, essa ci faceva l'elogio del suo padrone, e conchiudeva dicendomi: È morto esattamente, come ha vissuto, avendo chiusi gli occhi al sonno eterno all'ora precisa che li chiudeva ogni sera per dormire una notte!...

Ma , dico io per mia , che è necessario l'elogio di quel fior di galantuomini; sempre onesto, sembra portato per il suo simile tanto nei tempi andati, quanto nei tempi presenti.