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Aggiornato: 9 giugno 2025


Adesso, in questo arnese, io quasi non ravviso più me stesso; epperò mi sono avventurato a ritornare, perchè l'ozio, vedete, egli è propriamente padre de' vizii: ed io, non avendo a fare più nulla, mi era perfino ridotto a lavorare. Se in questo mezzo tempo a qualche vostro nemico fosse cresciuta qualche gola di più, che non vi piaccia ch'egli abbia, siamo qua agli ordini di vostra Eccellenza.

5. Fuggire l'ozio ed evitare con cura le tentazioni. «Chi ama il pericolo, in esso perir

Perché giá ha avilito nella mente sua se medesimo con odio e rimproverio di , non pare che si possa saziare delle pene, non mancandoli la speranza la providenzia mia, ma con fede e con la chiave de l'obbedienzia passa per questo mare tempestoso nella navicella de l'ordine; e cosí è abitatore della cella, fuggendovi l'ozio, come decto è.

Lavorate; scrivete per esempio un libro, voi che sapete tante cose; non vi restate inoperoso, poichè l'ozio, se non è padre di tutti i vizi, come l'hanno detto gli antichi, è certamente il padre di molti dolori.

Appena avvenuta la presentazione nelle forme consuete, donna Eleonora soggiunse: Cipicchia!... lo scultore? Nossignora: lo scultore è mio cugino. Allora: avvocato? Neppure: io non fo niente. Niente? male. Schiller, il grande Schiller, dice: L'ozio non è che il disprezzo della vita.

Così gridaro, ed oltra Rodi intesi Ben lunge i gridi fur, tanto gli alzaro, E tutti il petto a la vittoria accesi L'ozio via men, che la battaglia han caro; Gi

Io so bene nobilissima e virtuosissima Signora Duchessa, che quanto la bassezza della condizion mia è men degna della altezza di quella di V. Eccell. tanto la rozzezza de' componimenti miei è minore dello ingegno e giudicio suo; e per questa cagione, sono stata in dubbio gran tempo se io dovessi indirizzare a così grande e così onorato nome quanto è quello di V. Eccell., così picciola e così ignobile fatica, come è quella de' sonetti composti da me più tosto per fuggir l'ozio molte volte, o per non parer scortese a quelli che i loro mi aveano indirizzati, che per credenza di doverne acquistar fama o pregio alcuno appresso le genti.

Debba bene, per non cadere ne l'ozio, quando è ancora imperfecta, andare con l'orazione vocale; ma non debba fare l'orazione vocale senza la mentale: cioè che, mentre che dice, s'ingegni di levare e dirizzare la mente sua ne l'affecto mio, con la considerazione comunemente de' difecti suoi e del sangue de l'unigenito mio Figliuolo, dove truova la larghezza della mia caritá e la remissione de' peccati suoi.

Carlo è giá vecchio e presso all'ora estrema, e deggio dir, pria che sia in tutto morto, a che ridotto fosse e in qual sistema lo Stato nell'inerzia e l'ozio assorto, e del popolo il vero e del monarca: Dio mio, ti raccomando la mia barca. L'anno ottocentoventi a mano a mano correva dell'arcana incarnazione del divin Verbo, nostro pellicano, al qual son tanto ingrate le persone.

Egli era ricco senza di voi, e v'assicuro che avrebbe potuto vivere benissimo e forse più tranquillo, con quello che possedeva; ma pieno di vita, di coraggio, odiando l'ozio che avvilisce, pensò di adoperare le sue ricchezze per ampliare la piccola filanda lasciatagli dal padre, e sorse quel vasto stabilimento che per tanti anni fu la vostra provvidenza, che ha dato lavoro a voi e ai vostri figli, e fu la ricchezza di questo paese.

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