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Aggiornato: 3 giugno 2025
E' ritrovavasi precisamente nel parossismo di questa preoccupazione quando vide la gitanina, sulla piazza di Nicastro. Il dottore insegnava che il pensiero nasce nella polpa grigia del cervello come il fiore dalla terra, e che l'impressione esterna teneva luogo di semenza.
Ella si diceva di non poterlo lasciare in quel modo, sotto l'impressione della brutale rivelazione: era necessario completarla, giustificarsi... No, non giustificarsi; ma parlargli, dirgli tutte le circostanze dell'orrore, non lasciarlo così... Percorreva ora la sua camera, da un capo all'altro; il rumore dei suoi passi si attutiva sul grosso tappeto.
E tua moglie, indovina.... è innamorata di te. La rivelazione che Agenore aveva circondata di tanto mistero, non fece l'impressione temuta sull'animo del cieco; un dolce sorriso apparve sulle sue labbra, null'altro. Grazie, disse Leonardo. Si figuri, rispose Agenore, canzonandolo niente, è una bazzecola! Grazie, ripetè Leonardo lo sapeva.
«Simili scene,» disse Valancourt, «dilettano il cuore come i concenti di deliziosa musica; chiunque ha gustata una volta la melanconia ch'esse ispirano non vorrebbe mutarne l'impressione per quella dei più squisiti piaceri. Elleno destano i nostri più puri sentimenti; dispongono alla benevolenza, alla piet
Come Dio volle, noi giungemmo finalmente alla riva, ove mi soffermai un istante ad osservare gli apparecchi della mia incoronazione e i due eserciti schierati lungo la spiaggia. E qui non potrei dire l'impressione inattesa che provai alla vista del mio esercito.
Il suo spirito vagava altrove. L'impressione del freddo, che gli occasionava lo sportello aperto del coupè, lo richiamò alla realt
E più non può dire. Gli occhi gli si fanno di vetro, stringe la mano di Flavio in una stretta convulsa, rovescia il capo indietro ed esala l'ultimo sospiro. Impossibile descrivere l'impressione che fecero su Flavio le parole del moribondo.
Ma mi faceva l'impressione di uscire da una casa tepida, agiata, elegante, per correre lungo campi e boschi nel furore d'un uragano, ad inebriarmi delle tremende bellezze della natura in burrasca. Era la tempesta con le sue grandi emozioni, le sue fiere bellezze, ma con tutti i suoi danni ed i terrori e le repulsioni che inspira.
Ma l'impressione, come accade a chi s'è disavvezzato dal pensare e dal sentir fortemente, non fu che passeggera; egli aveva ben altro pel capo che la risurrezione della Repubblica; aveva bevuto troppo, era stanco, aveva un sonno, un sonno! Si strascinò su dei suoi centoquindici scalini, chè non ce ne volevano meno per arrivare dov'egli abitava, e si mise a letto.
Eravamo pigiati, quasi l'uno sull'altro, ma rinfrescati, di tanto in tanto, da una buffata d'aria marina. L'impressione che si subiva era però più spaventevole di quella di essere chiusi nel carrozzone cellulare. Perchè quando il veicolo passava sui sassi metteva in rivoluzione le budella e quando sterzava pareva che stesse per riversarci nella via sottostante o nel mare.
Parola Del Giorno
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