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La sensazione non aveva nulla di penoso; tormentatore era per lui tutto ciò che sollecitava un impulso decisivo; l'abbandono, l'attesa, non avevano nulla di repugnante al suo modo d'essere naturale.

Il pensiero della gita a Villalilla mi occupò per tutto quel giorno e pel giorno seguente, di continuo. Non mai, credo, l'attesa dell'ora stabilita pel primo convegno con un'amante mi aveva data un'ansiet

E non sa il rimpianto l'attesa. La terra è allegra sotto al firmamento, È puro il giorno come il suo bel viso, Par che tutto il creato sia contento, Cantan gli augelli mentre tace il vento, La terra rende al cielo il suo sorriso. Fiutano i bovi l'aura profumata, Ronzan tra i rami mille alati insetti; La pianura serena, illuminata, Vive una vita intensa e più beata,

Le sfiorò la fronte con un bacio lieve, e la lasciò. Ancora il giuoco degli specchi, nel passaggio, lo fece sussultare; poi, aperto il finestrino della sua cabina, si abbandonò sul lettuccio. Con gli occhi alla luce trionfante, abbacinato, cullato dal moto del treno dopo la notte insonne, sentì il suo pensiero annebbiarsi. Era partito la sera precedente? Non era passato un tempo lunghissimo, dal momento che aveva ricevuto la lettera di Rosanna? Quante cose, nel giro di poche ore! L'attesa alla stazione, il pericolo sulla linea ingombra, la corsa lungo il binario.... Ma quanti maggiori mutamenti nelle disposizioni del suo cuore, quanti più gravi avvenimenti nella sua intima vita! Dalla gioia al pensiero di rivederla dopo tanta separazione, al proposito di rimproverarla acremente per il lungo abbandono; dalla paura di perderla spaventosamente in uno scontro di treni, all'ebbrezza di stringersela viva sul vivo cuore; dalla rivelazione della possibilit

Al cominciare della lettura, l'attesa del pubblico era solenne e imponente il silenzio; ma appena il nome dell'ex barone Torresani autore del rapporto segreto risuonò nella sala, insorse da ogni parte un mormorio sinistro e provocante.

Fräulein, che era sempre vaga e nebulosa in fatto di orarii e di arrivi di bastimenti, aveva deciso che era meglio non andarle incontro, anche per evitare alla bambina l'attesa allo sbarco, sotto le gelide arcate piene di gente e di correnti d'aria. Da tre giorni ella tratteneva in casa Anne-Marie colla frase: «La tua mamma può essere qui da un momento all'altro». Ma dopo le prime ore di febbrile aspettativa e di folli corse al cancello per vedere se la mamma arrivava, Anne-Marie aveva detto a Fräulein che era una bugiarda, ed essendo stata punita per ciò (Fräulein l'aveva con gravit

L'attesa, dapprima calma e rassegnata, volgeva, col volgere delle ore, ad una inquietudine generale. Non poteva più star ferma; la finestra, la sedia, il divano, l'uscio e poi da capo la finestra, e poi più nulla. Ritta nel mezzo della stanza pareva una statua; le sue sensazioni si concentravano in un immenso, in uno sfrenato desiderio di vedere Alberto.

Voi, mi amate? ella domandò. Egli non rispose: pensava. Mi amaste? mi amate? richiese, ella, subito. Non so egli disse. Non potete saperlo? Non posso. Non potete esser più forte del vostro dubbio? No. E voi, mi amate? Forse ella disse, ma non debbo amarvi. Non osate? Non oso. Ancora, il silenzio. Addio, dunque, Massimo. Addio, Maria. L'attesa.