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Aggiornato: 15 maggio 2025


Ricordo le ore notturne che passavamo sulla carta d'Italia, parlando dell'ultimo fine che la Repubblica Romana doveva proporsi; della guerra della nazione; dei modi coi quali avremmo potuto iniziarla; dei disegni che avrebbero dovuto presiedere al vibrarsi dei primi colpi. Parevami che in lui il concetto della guerra insurrezionale vivesse limpido, logico, rapido più che in qualunque altro da me interrogato; e gli studî da lui pubblicati intorno alla malaugurata campagna del 1848 lo riveleranno a chi vorr

Qualunque sia quindi l'opinione in proposito di ogni italiano che ami davvero l'Italia, egli deve rivolgere tutti i suoi sforzi a promovere l'iniziativa insurrezionale.

La mattina seguente fummo a Marineo, la sera a Misilmeri, dove il Comitato insurrezionale di Palermo aveva mandato i suoi emissarii a raggiungerci. Il 26 fummo a Gibilrossa, e li 27 eravamo padroni di Palermo. Il colonnello Bosco, credendo di correre dietro a Garibaldi, trovò Orsini; la diversione era mirabilmente riuscita.

Infatti Garibaldi lavorava allo scopo di incitare le Marche alla sommossa, ma queste sventuratamente non davano segno di prepararsi ad un serio movimento insurrezionale e non potevano neppur tentarlo; basti considerare che le Marche erano occupate da imponenti forze mercenarie al soldo del Papa, e che i migliori patrioti erano stati obbligati ad esiliare; come dovette fare il conte Michele Fazioli, gonfaloniere di Ancona, che si salvò miracolosamente colla fuga da condanna di morte per avere eccitato un tentativo di sommossa.

Per qualunque avesse avuto scintilla di genio insurrezionale e sopratutto intenzione di riuscire, la posizione era chiara. Noi potevamo anche colle poche nostre forze, correre difilati su Saint-Julien e occuparlo. Non v'erano truppe. Certi di non poterlo difendere, i capi piemontesi, all'annunzio della nostra mossa, avevano abbandonato quel punto, e s'erano collocati a met

Quale era il mio intento, quale era il nostro, dacchè allora eravamo tutti concordi? L'azione: l'azione fisica, diretta, insurrezionale. Riordinando l'Associazione, noi intendevamo ordinare il partito all'azione. Il Comitato Nazionale doveva condurlo fino al punto in cui l'azione fosse possibile; poi sparire tra le file del popolo combattente.

Fin dal 5 di febbraio Garibaldi era fuggito da Genova, e la Polizia faceva ogni sforzo per averlo nelle mani. Il Marchese Paolucci, Governatore militare e civile di Genova, il 10 dello stesso mese, annunziava al Vicario Regio di Pietrasanta, grossa terra della Toscana, che era «stato iniziato un procedimento penale, per reato d'insurrezione, contro Francesco Garibaldy e Rubens, latitanti»; gli soggiungeva, «come in detto procedimento figurasse inoltre come uno dei capi del movimento insurrezionale Giuseppe Garibaldy, fratello del detto Francesco, marinaio in attivit

Oggi, qui, di Mentana ci riparla il volontario di quel : Ernesto Pozzi: nome caro alla giovane democrazia dei tempi nostri, quando c'erano ancora dei giovani pel quali la fede nella nuova Italia era segnacolo in vessillo. Il buono e bravo Ernesto Pozzi, oggi avvocato grigio e posato, ma allora florido, fresco, instancabile, insurrezionale perpetuo dell'universit

Fermo nell'idea d'iniziare la doppia nostra missione segreta e pubblica, insurrezionale ed educatrice, mentr'io dava opera assidua, come dirò poi, all'impianto dei Comitati dell'Associazione in Italia, m'affrettai a stampare il manifesto della GIOVINE ITALIA, raccolta di scritti intorno alla condizione politica, morale e letteraria dell'Italia, tendente alla sua rigenerazione.

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