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Aggiornato: 10 giugno 2025
Non insistere, Cesare.... Appena siamo sfuggiti a un pericolo. Dorme; se anche si sveglia, non oser
E tacemmo, per prolungare la nostra commozione, per conservare la nostra illusione. Sapevamo ambedue il significato profondo che nascondevano quelle poche parole scambiate sotto voce. Un acuto istinto ci avvertiva di non insistere, di non definire, di non andare oltre. Se avessimo parlato ancora, ci saremmo trovati d'avanti alle realt
Si piantò innanzi al padre e gli disse in tono risoluto: Ora basta. Sono in casa mia ed ho il diritto di farmi rispettare. Il vecchio volle insistere. Basta! gridò più forte il figliuolo. Ho il diritto a chicchessia m'oltraggi di mostrare la porta. Matteo indietreggiò d'alcuni passi, innanzi al viso fosco del figliuolo. Voi mi scacciate! esclamò egli. E sia: ma il cielo...
Il fratello di Matilde fu assalito da una specie di rimorso; nel consegnare l'arma ad Emilio, gli disse piano, ma con calda espressione di preghiera: Tu lo risparmierai, non è vero? L'altro sogghignò a suo modo. Vedrai come!... Lo colpirò al terzo bottone del soprabito. Cesare volle insistere. Va, va al tuo posto, e non seccarmi. Al cenno, i due colpi risuonarono insieme.
Il Vigo dovette insistere nella sua opinione, perchè Emerico Amari gli scriveva nello stesso anno: "Mi parlate d'un canto dell'epoca di Ruggiero: se è autentico, è un tesoro tale che sono meravigliato di volerlo lasciare dormire sino all'edizione del 2^o volume; pubblicatelo solo, subito; replico è tale tesoro, se vero, che varrebbe un libro intero."
Poteva egli ancora riparare al mal fatto? Se, per una secreta ragione, per salvare il compagno di fede, la nihilista aveva confessato un delitto che non aveva commesso, doveva egli insistere nell'accusa contro Zakunine?
Ci sarebbe ancora quel piccolo conto. Me lo mandi insieme al vestito. Sono mortificata di dover insistere, ma non posso aspettare. NENNELE esce risoluta dal fondo della sala da pranzo. In questo momento.... Non è una gran somma. Mille trecento lire. Sul punto della partenza! Sono cose che non si fanno. È un conto di tre mesi alla fine. E non le ho mai fatto perdere un centesimo.
Si può morire di tutto, amica, mia! concluse Filippo. La giovane voleva insistere, chiedere quali cure facesse, ma Filippo le lanciò un'occhiata stranamente beffarda, e rientrò nel salotto, dove si intavolava una partita di boston. Egli aveva bisogno di sapere, e tuttavia stette parecchi giorni senza recarsi a trovar le signore De Carolis.
Avvezza ad una vita molto agiata, le pareva che Marco dovesse patire delle privazioni. E d'altra parte, a che titolo poteva insistere perchè accettasse quel danaro? Non osò parlarne; non osò neppure mandare il dono di nozze che aveva preparato per la sposa; tutti i suoi gioielli nuziali rilegati a nuovo.
E continuava a insistere, a ribattere, a ripetersi, con quella testardaggine che era pure una forza, la sola forza che vincesse in lui la timidezza. Tremila lire? Ebbene in quegli anni aveva guadagnato altro che tremila lire! Aveva lavorato per suo figlio, le aveva guadagnate per suo figlio, le aveva spese per suo figlio! Che cosa erano in fin dei conti tremila lire?
Parola Del Giorno
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