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Aggiornato: 12 giugno 2025
Il racconto finiva sempre con queste parole: «A una diecina di passi dal cappello, proprio rasente all'acqua, e mezzo affondato nella fanghiglia, abbiamo trovato... indovinate che cosa?... lo schioppo di Bobi... Nessuno ha più dubitato... Era chiaro che Bobi, forse dopo che il vento gli aveva portato via il cappello, volendolo ricercare, cacciandosi nel buio per esplorare... aveva inciampato, ed era cascato all'improvviso nel fiume... Aveva cercato di salvarsi disperatamente... e da lui veniva il grido di aiuto, aiuto! che avevo udito. Povero Bobi! e sino ad ora non si è avuta notizia del ritrovamento del cadavere!... Gi
Diventato più sciolto, anzi impudente di lingua per virtù del vino, esclamò: Orsù, via, figliuole mie; venite qua, che voglio darvi una buona novella, ed è, che prima che finisca la settimana intendo presentarvi di un magnifico dono. Magari! E che cosa ci dona, signor padre? rispose la maggiore. Indovinate. Una faldiglia di seta? Meglio ancora. Un viaggio a Tivoli? Meglio, meglio.
Mi feci rosso come un gambero e borbottai non so che. Anch'ella arrossì. Perdinci! Sì, amici miei, ella arrossì e abbassò le ciglia.... Lunghe e vellutate? Si sottintende. Il suo contegno era graziosamente impacciato; il mio, ridicolo a dirittura. Indovinate un po' come feci a cavarmela! Con un madrigale? Che! tutt'altro. Con un disgraziato e prosaico: Come sta? a cui rispose uno scroscio di risa.
E perchè? non lo indovinate voi, il perchè? soggiunse Ginevra, proseguendo la celia. Perchè mirate a troppe. Ora voi non ignorate che cos'abbia sentenziato una nostra gentile antecessora, la contessa di Sciampagna. «Egli non si può amare più d'una donna ad un tempo». Verissimo, pel tempo d'allora; rispose il Cig
LECCARDO. Come dunque volea mangiarmele crude? bisognava che fussero prima cotte. Se volete indovinar, indovinate a voi stesso quanto desiate saper da me. DON FLAMINIO. Il malanno che Dio dia a te e alle tue chiacchiare! LECCARDO. Se non lasciate parlar a me prima, come volete che parli io? DON FLAMINIO. Parla in tua malora e finiscila presto! LECCARDO. Se non mi lasciate parlare, non finirò mai.
Mal potendo dissimulare la sua stizza, Ariberti uscì da teatro mezz'ora prima che finisse lo spettacolo, non badando al bisbiglio che suscitava la sua rumorosa partenza dal bel mezzo delle sedie chiuse, tra tutti quegli spettatori, a cui egli turbava insieme la visuale del palcoscenico e l'udita. E indovinate mo' dove andasse a far capo?
Dio mi perdoni, ma qui, davanti ad una pensosa figura di Leonardo da Vinci e accanto a certe scene di ninfe e amorini dell'Albani, ho contemplato lungamente una Annunziata, indovinate di chi? del Vasari. Mi sono rappattumato qui con messer Giorgio degnissimo, il quale mi aveva seccato un pochino a Firenze, colle sue pitture murali nella sala dei Cinquecento.
Siete nata per lacerar cuori, ma soltanto ad illustri vittime, come un nobile uccello di rapina. Questo Bello è un farabutto, e la sua giacca ha odore di bisca. Voi stessa lo indovinate, poichè lo nascondete come si nasconde una vergogna. E qui non è tutto.
Il signor Bancone sorrise e continuò: Solamente in compre di vino indovinate un po' quanto io spendo all'anno? Nessuno seppe indovinare. Circa diecimila lire, disse l'Anfitrione per non lasciarli in pena più oltre. Fu uno scoppio di esclamazioni ammirative e le mani dei più zelanti si levarono con mossa piena di slancio.
E l'han trovato buono, credetemi, quantunque non l'abbiate mai assaggiato. Dopo tutto, o che? dovevano presentarsi al castello a stomaco digiuno, come due pellegrini affamati? Che uomini sono? dimandò il Bardineto, per metter fine a quella intemerata dell'oste. Non lo indovinate?
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