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Aggiornato: 15 giugno 2025
8 Salta a cavallo, e per diversa strada va discorrendo, e molti pone a sacco. Non gusta il ronzin mai fieno né biada, tanto ch'in pochi dì ne riman fiacco: ma non però ch'Orlando a piedi vada, che di vetture vuol vivere a macco; e quante ne trovò, tante ne mise in uso, poi che i lor patroni uccise.
E cosí, perfecta e imperfecta, gusta della providenzia mia: piú perfectamente la gustano e la ricevono quegli che servono e sperano di piacere solamente a me, che quegli che servono con esperanza del fructo e per dilecto che trovassero in me. Questi primi sonno quegli che, ne l'ultimo stato de l'anima, Io ti narrai della loro perfeczione.
Ella va a darsi piacere; e, dove io la biasimava, or la scuso e laudo perché chi amor non gusta non sa che cosa sia la dolcezza del mondo ed è una bella bestia. So ben io che altro ben non sento, se non quando mi trovo col mio amante Lusco spenditore. Semo in casa soli ed egli è qui nella corte. Meglio è che, cosí drento all'uscio serrato, ci sollazziamo insieme.
Parlo dei posteri di buon gusto, s'intende, e ricchi abbastanza per farti onore. Ti faranno rilegare in pelle, con bei fregi d'oro; ed intonso, mi capisci? intonso. Un libro intonso ha più pregio d'un libro colle carte smarginate. Anche i pizzicagnoli, sai, li preferiscono intatti. Ah, mio caro Rinaldo, dai retta, vivi e gusta tutto il prezzo inestimabile della vita.
Ma, perché la volontá è morta, con lagrimoso e dolce desiderio comincia a gustare il fructo della lagrima della dolce pazienzia. O fructo di grande soavitá, quanto se' dolce a chi ti gusta, e piacevole a me, che stando ne l'amaritudine gusta la dolcezza!
Dico che non è perfecta questa arra: cioè che l'anima che la gusta non ha ancora la perfeczione che non senta le pene in sé e in altrui. In sé, per l'offesa che fa a me per la legge perversa che è legata nelle membra sue quando vuole impugnare contra lo spirito: in altrui, per l'offesa del proximo.
Non ho voluto cosí: anco è tanto ordinata e perfecta la caritá loro, che il grande gusta el bene del piccolo, e il piccolo quello del grande. Piccolo, dico, quanto a misura, non che 'l piccolo non sia pieno come il grande, ognuno nel grado suo, sí come in un altro luogo Io ti narrai.
Chi gusta e vede e tocca questo sacramento? el sentimento de l'anima. Con che occhio el vede? con l'occhio de l'intellecto, se dentro ne l'occhio è la pupilla della sanctissima fede. Questo occhio vede in quella bianchezza tucto Dio e tucto uomo, la natura divina unita con la natura umana. El corpo, l'anima e il sangue di Cristo; l'anima unita nel corpo.
Pugnali? Caspita! Per chi? Prima ch'io vedessi chi avea gridato, mi balenò davanti agli occhi una lama lunga ed acuta, e lo sconosciuto ridomandò: Le gusta?
Egli sta forte e sicuro, perché s'ha tolta la debilezza e timore tollendosi la propria volontá, dalla quale viene ogni debilezza e disordenato timore. E che mangia e beie questa sposa de l'obbedienzia? Mangia cognoscimento di sé e di me, cognoscendo sé non essere, e il difecto suo, e me che so' Colui che so', in cui gusta e mangia la mia veritá, cognosciutala nella mia Veritá, Verbo incarnato.
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