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Aggiornato: 22 giugno 2025
Solo, nella piccola chiesa piena d'ombre, gettato sui gradini dell'altare la faccia contro terra, egli imprecava e piangeva. Una mattina un uomo fidato gli portò una lettera della Curia. Ei l'aspettava in realt
La guardarobiera del teatro sonnecchiava dietro un mucchio di soprabiti. Per l’atrio passeggiava il custode notturno, aguzzando gli occhi abilissimi nello scoprire una mancia probabile. Il violino di spalla dell’orchestra zingara si avvicinava, suonando, agli ultimi gradini della scalinata. Era tardi. L’elettricit
Se mai, dopo l’acquata, non m’aspetta, ahimé, che una risciacquata della genitrice. Me ne rivólo al nido. Addio, addio. Leggera e celere, traversa il portichetto, scende i gradini, volge il capo grazioso. Mortella. Torna presto, Gentucca. La Rondine. Addio. Le due cognate la seguono con gli occhi pei viottoli di bossolo. Giana. A rivederci.
E Nancy, alzando gli occhi, vide, con suo stupore, Aldo scendere i gradini venendo ad incontrarle. Aldo, vestito di flanella bianca con una fascia rossa intorno alla cintura e la lucida testa nera scoperta al sole! Tre o quattro grandi cani gli balzavano intorno latrando. Guarda, disse Clarissa, additandolo a Nancy. Non ti rammenta Endimione desto al bacio di Diana?
Finalmente scese, e curvo, appoggiato da ambe le parti, salì lentamente i gradini del terrazzo. Tutti gli si erano precipitati incontro, baciandogli le mani, le falde dell'abito, sorreggendolo.... Egli li ringraziò con voce malferma. Quando entrò nella sala, si videro due lagrime silenziose che gli scendevano lente lente per le guancie. Dopo la morte d'Ida piangeva per la prima volta.
Per un malagevole sentiero discendiamo a piedi fra i crepacci e i gradini dei prismi basaltici: passato questo periodo prettamente roccioso, andiamo ancora qualche poco discendendo su terreno misto vegetale e roccioso, in cui ben poco alligna tranne qualche acacia, finchè ci troviamo perfettamente al fondo del ciclopico anfiteatro.
Un servo dormiva sopra una stuoia, co ’l cappello di paglia su la faccia. Don Giovanni non risvegliò il servo. Salì con fatica le scale, tenendo li occhi fissi ai gradini, soffermandosi, mormorando:
La sorpresi anche a toccare con un dito la superficie dei mobili per assicurarsi che non c'era polvere. Del resto l'aspetto generale dell'interno era in perfetta armonia colla facciata. Per andare da una camera all'altra c'erano quasi dappertutto gradini da salire o da scendere, ciò che formava la delizia di Alessio.
Per quanto gli pesasse, discese ad uno ad uno i gradini, fino all'atrio del pianterreno, si accostò all'ufficio, dove stava scrivendo un signore grasso, e domandò con tutta bella grazia: Perdoni, mi saprebbe indicare dov'è la mia camera? Il numero? Non ho guardato. La chiave? L'ho lasciata nell'uscio. Domandi al cameriere.
Perchè da un cieco alto mister si scende In questa valle inermi pellegrini, Se nella rete sua l'odio ci prende? Non come esigui e vani moscerini Nascemmo intorno a un lume a far ronzio, Ma per toccare agli ultimi gradini D'un sacro tempio, ove il mortal desio Trova riposo, dove l'uom sicuro Di sua coscienza si abbandona in Dio.
Parola Del Giorno
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