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Aggiornato: 10 giugno 2025
Per addobbare la casa di Milano in via Meravigli, erano stati mandati innanzi da Roma il professore Salapolli, che doveva curare l'assetto della biblioteca, e la governante ungherese, Maritza, che doveva disporre i mobili.
E tornava a sorbire la cioccolata, che le malinconiche riflessioni non gli facevano parer meno buona. Fu suonato il campanello; poi la vecchia governante, ex-musicista, ex-comprimaria, che sapeva a mente tutta la Serva Padrona del Pergolese, entrò nel salotto, senza bussare alla porta, e annunziò al maestro che due donne domandavano di parlargli.
Gli stava a cuore che Cecilia andasse con l'aiuto di Dio e del prossimo, fra le cappuccine, Ora che nella ridente prospettiva dell'avvenire stava a magnifica immagine l'ottima vedova Rigotti rivestita del triplice manto di sposa, di madre, di governante.
Piglia e insacca. E io non la so. Oh Dio! È vero. Non l'ho mai studiata. Sono passato da una bambinaia toscana ad una governante inglese e da questa ad una tedesca. Hai fatto le cose da signore. Senza fatica. E sono un'ignorante. Tornaci e te la caverai benissimo. Ma sì. Tre lire per lezione, due lezioni la settimana, sono sei lire la settimana: ventiquattro lire il mese.
Fumo? esclamò ella. O non sa che io faccio cucina a carbone? Che carbone, che cucina? Intendo fumo di tabacco. Anzi, mi pare che ne sappia lei, signora Marianna. Gesummaria! gridò la governante, giungendo le palme. Ma sì.... ora che ci penso.... Ella ha ragione. Eppure, m'ero così bene risciacquata il viso! Che è avvenuto? Le doleva un dente, ed ha fumato un sigaro?
Per buona sorte il figlio più piccolo, intento a narrare qualche cosa al fratello, non levò gli occhi, distrasse anche l'attenzione della governante rivolgendole una domanda; e solo dopo che la comitiva si fu allontanata avviandosi alla dogana, il trepidante trasse liberamente il respiro.
Esitò un istante, per chiamare in aiuto la sua memoria e ordinarla, poi seguitò: Le ho raccontato che c'era in casa, a Parigi, una governante che si chiamava mademoiselle Praline e vestiva sempre la sera con gli abiti scollati, coi capelli biondi e lunghi e con belle scarpette di vernice. E cantava tutto il giorno e aveva il naso voltato in su. Poi alla sera veniva a pranzo con gli abiti scollati. Ma il pap
Secondo le sue abitudini, il professore doveva essere rientrato dopo la lezione delle due pomeridiane. Voi! Bice! egli esclamò meravigliato, vedendola entrare colla grossa Margherita. Nello studio il caldo della stufa era quasi insopportabile. Si cavi la pelliccia, signorina, diceva la governante del professore.
Che? Non bisogna poi correre per le poste, com'Ella fa! disse il marchese Antoniotto. La sua governante sar
La contessa Filippeschi sua moglie. Ah, sua moglie! ripetè Vittorina. E l'altro? Il marchese Ariberto Puppi.... È loro parente? No, signora. È un amico. E hanno anche un bambino? Una bambina: Lillia! Ha poco più d'un anno: ecco, la governante la conduce giù....
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