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Aggiornato: 23 luglio 2025


Draghignazzo anco i volle dar di piglio giuso a le gambe; onde ’l decurio loro si volse intorno intorno con mal piglio. Quand’ elli un poco rappaciati fuoro, a lui, ch’ancor mirava sua ferita, domandò ’l duca mio sanza dimoro: «Chi fu colui da cui mala partita di’ che facesti per venire a proda?». Ed ei rispuose: «Fu frate Gomita,

Draghignazzo anco i volle dar di piglio giuso a le gambe; onde ’l decurio loro si volse intorno intorno con mal piglio. Quand’ elli un poco rappaciati fuoro, a lui, ch’ancor mirava sua ferita, domandò ’l duca mio sanza dimoro: «Chi fu colui da cui mala partita di’ che facesti per venire a proda?». Ed ei rispuose: «Fu frate Gomita,

Quand'elli un poco rappaciati fuoro, a lui, ch'ancor mirava sua ferita, domando` 'l duca mio sanza dimoro: <<Chi fu colui da cui mala partita di' che facesti per venire a proda?>>. Ed ei rispuose: <<Fu frate Gomita, quel di Gallura, vasel d'ogne froda, ch'ebbe i nemici di suo donno in mano, e fe' si` lor, che ciascun se ne loda.

E que' rispuose: fu frate GomitaFrate Gomita fu alcuno di Sardegna, vicario e fattore del giudice Nino di Galura, il quale, avendo di suo donno cioè di suo signore, alquanti nemici presi, per certa quantit

Si allontanava lo sfortunato giovane tenendo la faccia rivolta all'indietro, di tanto in tanto salutando il suo amico, che non si mosse mai dal luogo, finchè potè seguitarlo con gli occhi; quando l'ebbe smarrito a cagione del suolo montuoso, e delle giravolte della foresta, salì sopra una torretta per vederlo riuscire su l'aperta pianura; qui pure il cielo lontano glielo nascose, o più tosto la debolezza della vista non gli concesse tenergli dietro; allora curvò la persona, e appoggiò le gomita alla sponda della torretta, puntellandosi ambe le guance, e così stette assai gran tempo, considerando il luogo pel quale si era dileguato. Di qual sorta fossero i pensieri che gli si avvolsero per la mente noi non sapremmo rapportare; soltanto diremo, che togliendosi di cost

Rintanato in uno studio a terreno, se ne stava il signor Domenico, antico negoziante di droghe e derrate coloniali, nell'ampio seggiolone di cuojo, appoggiate le gomita a un enorme registro impalcato sul suo scrittojo, dietro un baluardo di colli di mercanzie, di casse, di barili accatastati all'ingiro, e sepolto quasi sotto a' cumuli de' libri mastri, delle cartelle e vacchette d'ogni maniera che gli facevan muro da ogni parte.

Quand'elli un poco rappaciati fuoro, a lui, ch'ancor mirava sua ferita, domando` 'l duca mio sanza dimoro: <<Chi fu colui da cui mala partita di' che facesti per venire a proda?>>. Ed ei rispuose: <<Fu frate Gomita, quel di Gallura, vasel d'ogne froda, ch'ebbe i nemici di suo donno in mano, e fe' si` lor, che ciascun se ne loda.

Quanto commisi da bandito non importa che voi sappiate; così non lo sapesse la Giustizia eterna! Un giorno di sabato, al tramontare del sole, seduto sopra una selce fuori le ultime piante della macchia, teneva le gomita appoggiate su l'archibugio, l'archibugio traverso alle ginocchia, e la faccia appuntellata ai pugni. Aspettava i compagni presso la quercia della Rocca Odorisi per fare le nostre preghiere della sera davanti alla immagine della Madonna attaccata alla querce, e metterci d'accordo su le faccende del domani. L'aria pareva una bocca di forno; il sole, che tramontava, aveva sembianza di un cuore insanguinato dentro un catino di sangue; i capelli lunghi mi si erano rovesciati su gli occhi; e, visti così traverso i raggi vermigli, apparivano anch'essi pieni di sangue come per certa infermit

La persona che sedeva con le spalle rivolte alla porta, appoggiate le gomita sulla tavola e la testa fra la mani, si riscosse a quella interrogazione; e voltandosi rapidamente, riconobbe Damiano, e gli corse incontro. Era Celso, che gettavasi nelle braccia del fratello. Oh Damiano! sia ringraziato il Signore: disse l'abate. Tu qui? ma come?

Il signor Omobono parlava sommesso e gesticolava con certa furia; e il suo ascoltatore, faccia torva, bronzina, con due folte sopracciglia nere e due grigi mustacchi, seguiva col suo sguardo sinistro e con una specie di grugnir sordo le parole di lui, accompagnandole col mover del capo, mentre colle gomita appuntate sul deschetto, batteva a quando a quando l'un contro l'altro i pugni.

Parola Del Giorno

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