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Comunque fosse, il 30 aprile fu un bel giorno! un giorno glorioso per le armi italiane!

quando per forza mi fu vòlto il viso ver’ la sinistra mia da quelle dee, perch’ io udi’ da loro un «Troppo fiso!»; e la disposizion ch’a veder èe ne li occhi pur testé dal sol percossi, sanza la vista alquanto esser mi fée. vidi ’n sul braccio destro esser rivolto lo glorïoso essercito, e tornarsi col sole e con le sette fiamme al volto.

Tornavamo allora dal Casino; voi avevate perduto, io no. Tenevate il gomito su la sbarra d’ottone che circondava in alto la ságoma del banco; fra noi era una ciótola ripiena di mandorle toste, che brillavano di sale cristallizzato. Al cerchio più basso del mio sgabello si appendevano i vostri piedi sottili, che parevano due gioielli finissimi in un astuccio di raso d’oro. Ed anche di splendente oro, ma con sovra un tulle di color viola-piombo, era la stoffa del vostro abito glorioso, il quale, invece di vestirvi, dovrei dire che vi spogliava. Ed eravate così avviluppata nei drappi di quel velo pieno di fiamme, così bella eravate, con le braccia quasi nude, l’ascelle trasparenti, le trecce, le dita, i polsi, carichi di gioielli scintillanti, che la vostra infernale paganit

Il glorioso 15 maggio decise della sorte della campagna. NOTE: Citt

«È questo un momento solenne: momento di crisi suprema, di nuova vita europea. Qui d'onde scriviamo, un popolo glorioso tra quanti mai furono, ha provato l'onnipotenza della volont

Per quanto il regno di Salomone fosse stato glorioso, ed avesse portato la grandezza e la prosperit

20 Ruggier non vuol ch'in altra pugna vada con lo suo scudo; Gradasso vuole che, fuor che contra porti la spada che 'l glorioso Orlando portar suole. Al fin veggiamo in cui la sorte cada (disse Agramante), e non sian più parole; veggi

Il 30 Aprile, giorno glorioso per Roma, non era dimenticato sui sette colli ma come festeggiarlo in presenza di tanta sbirraglia? in Roma soltanto, ma in tutte le citt

Ma conveniesi a quella pietra scema che guarda ’l ponte, che Fiorenza fesse vittima ne la sua pace postrema. Con queste genti, e con altre con esse, vid’ io Fiorenza in fatto riposo, che non avea cagione onde piangesse. Con queste genti vid’io glorïoso e giusto il popol suo, tanto che ’l giglio non era ad asta mai posto a ritroso, per divisïon fatto vermiglio». Paradiso · Canto XVII

Per via narra la fama che dicesse: «O glorioso Barone San Martino di Tours, noi facciamo voto di presentare al vostro santuario un candelliere d'oro massiccio, se ci farete salvare quei nostri virtuosi cavalieri