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Aggiornato: 20 giugno 2025


Rinunziai a malincuore alla mia gita ad Anguillara perchè, per quanto vicino sembrasse quel paese per la trasparenza dell'aria, altrettanto era invece lontano ed anche perchè sarebbe stato necessario aprirsi la via attraverso la palude e la macchia di Mondragone che sembra arrivare fino al lago.

Rammento una gita fatta da Gressoney al ghiacciaio del Lys. Eravamo giunti alla morena di fianco e ci stava ai piedi quella parte del ghiacciaio che i descrittori sogliono sempre paragonare ad un gran fiume procelloso subitamente rappreso, e il paragone è giustissimo. Di l

Quel giorno a Novara era stato a visitare il Vicario, il quale, come sapesse lo scopo della sua gita, prima quasi che aprisse bocca, gli aveva parlato di Aminta soggiungendo che era costretto di esternargli il suo biasimo per avere stornato quel ragazzo dalla carriera ecclesiastica.

Se l'ora non fosse tanto avanzata, io proporrei di fare una gita fino al Larietto per vedere gli apparecchi della gran macchina. Non sono che dieci ore e mezzo disse la Viola. Affrettiamo il passo.

Curva dinanzi alla stufa, la cameriera attizzava silenziosamente il fuoco. Non arde? domandò la signora. Ora rispose la Luisa. E alzandosi in piedi, soggiunse: Comanda altro? Nulla... ... a proposito... Non occorre dire alla gente della mia gita a Milano... Torno dalla campagna, ecco. La cameriera chinò il capo: Come la signora vuole.

Il giorno stesso nel quale le donne di Manlio avevano stabilito di recarsi al palazzo Corsini, Giulia ascendeva il Gianicolo per fare una visita allo studio di lui. Da un giovine allievo sapeva la dolorosa storia del maestro, seppe della gita delle donne ma non potè sapere quale fosse il vero motivo della disgrazia.

Ebbene, il sindaco di Meffilld ha finito la sua apologia degli Stati Uniti? domandai alla signorina Mary la prima volta che la vidi dopo la nostra gita a Boston. No rispose sorridendo egli parla anche del mandato imperativo, che è una delle nostre cose migliori.

Don Pietro, capitato sull'ora del caffè, domandò perchè non si fosse ancora pensato a fare qualche bella gita nei dintorni, al monte Cimone, al Cimoncino, a Bismantova, all'alpe di San Pellegrino. E il lago della Ninfa! Perchè non si andava a visitare il lago della Ninfa, per vedere la bella dai capegli biondi, tramutata in sasso?

Viottole ripide e scoscese per creste di monti, fiumi gonfi per recenti piogge, greti infocati dal sole, mettevano paura ai viandanti più arditi; ma la pratica degli animali e quella vigile ed esperta dei guidatori scansavan pericoli e danni. «Io mi meravigliava», scriveva il Rezzonico a proposito della sua gita da Palermo a Segesta, «come potessero i muli ora inerpicarsi all’erta di que’ dirupi sassosi, ora passare fil filo d’uno in altro solco sulla margine d’un viottolo che qual tenue cornice scorreva intorno all’inclinato piano d’un colle; e più volte per l’orrore dell’imminente pericolo rivolgeva gli occhi altrove, e morivano gli sguardi miei contro la schiena ardua del monte, che quasi quasi poteva toccare distendendo la mano.

La lancia prese il largo; scintillavano sotto i raggi le pale dei quattro remi bagnati, come le zanche d'un velocissimo insetto. Tornando dal bosco la sera innanzi, Bruno aveva pregato Nicla di fare l'indomani una gita in barca fino alla Croda, ch'era un frangente a fior d'acqua, a venti minuti circa dalla villa Carlotta.

Parola Del Giorno

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