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Aggiornato: 13 giugno 2025
Colle groppe il destrier gli fa risposta, che fu presto al girar come un baleno; ma non arriva dove i calci apposta: misero il cavallier se giungea a pieno! che nei calci tal possa avea il cavallo, ch'avria spezzato un monte di metallo.
Io sentia gia` da la man destra il gorgo far sotto noi un orribile scroscio, per che con li occhi 'n giu` la testa sporgo. Allor fu' io piu` timido a lo stoscio, pero` ch'i' vidi fuochi e senti' pianti; ond'io tremando tutto mi raccoscio. E vidi poi, che' nol vedea davanti, lo scendere e 'l girar per li gran mali che s'appressavan da diversi canti.
Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto; ché de la nova terra un turbo nacque e percosse del legno il primo canto. Tre volte il fé girar con tutte l’acque; a la quarta levar la poppa in suso e la prora ire in giù, com’ altrui piacque, infin che ’l mar fu sovra noi richiuso». Inferno · Canto XXVII
O ciel, nel cui girar par che si creda le condizion di qua giu` trasmutarsi, quando verra` per cui questa disceda? Noi andavam con passi lenti e scarsi, e io attento a l'ombre, ch'i' sentia pietosamente piangere e lagnarsi; e per ventura udi' <<Dolce Maria!>> dinanzi a noi chiamar cosi` nel pianto come fa donna che in parturir sia;
Noi ci allegrammo, e tosto torno` in pianto, che' de la nova terra un turbo nacque, e percosse del legno il primo canto. Tre volte il fe' girar con tutte l'acque; a la quarta levar la poppa in suso e la prora ire in giu`, com'altrui piacque, infin che 'l mar fu sovra noi richiuso>>. Inferno: Canto XXVII
26 Non potrebbe esser stato più giocondo d'altra aventura Astolfo, che di questa; che per cercar la terra e il mar, secondo ch'avea desir, quel ch'a cercar gli resta, e girar tutto in pochi giorni il mondo, troppo venìa questo ippogrifo a sesta. Sapea egli ben quanto a portarlo era atto, che l'avea altrove assai provato in fatto.
Oh! per un solo momento divertiamoci dunque a singhiozzar sulla voce illusoria d'una zampogna lontana che mi piange in fondo alla memoria melodie appassite e tremanti sulle ciglia come lagrime di morte!... Così potrò sentire la tiepida angoscia di veder rifiorire per prodigio nei pianti della zampogna il mio lontano passato, tutti i miei soli defunti che di nuovo s'indorano nel mio cuore, e l'antico villaggio subitamente rinnovato, smagliante nel din-don soleggiato delle campane!... Solo un momento ti concedo, o mio cuore!... Più non s'indugi!... Allentate i freni! Non potete? Schiantateli!... Che il polso delle macchine centuplichi i suoi slanci! Ecco: rimbalza il mio treno in un alone di fiamma e d'oro sanguinolento!... Oh! nere braccia di fantasmi, fate, fate girar senza fine le sue ruote dentate di fuoco, in una velocit
ché la gente che fonde a goccia a goccia per li occhi il mal che tutto ’l mondo occupa, da l’altra parte in fuor troppo s’approccia. Maladetta sie tu, antica lupa, che più che tutte l’altre bestie hai preda per la tua fame sanza fine cupa! O ciel, nel cui girar par che si creda le condizion di qua giù trasmutarsi, quando verr
Il cappello di paglia gli era scivolato di su le ginocchia a terra. Un lustrascarpe, che aveva posta la sua cassetta all'ombra, a pochi passi, glie lo raccoglieva e lo posava sul tavolino, accanto al vassoio. L'ora meridiana avanzava: il sole batteva su' muri. Uscì, a un tratto, dalla bottega il garzone del caffettiere e si mise a girar la manovella per fare abbassare la tenda, che scese, lenta.
77 Or si ferma, or volteggia, or si ritira, e con la man spesso accompagna il piede. Porge or lo scudo, ed or la spada gira ove girar la man nimica vede. O lei non fere, o se la fere, mira ferirla in parte ove men nuocer crede. La donna, prima che quel dì s'inchine, brama di dare alla battaglia fine.
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