Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 28 giugno 2025


Rammento sempre le parole di quella sera: «Andate anche voi! Accompagnatelo». Qualche volta me le ripeto. Ecco, vi dirò, contessa, rispose Ariberto con un sorriso. Voi credevate che io fossi, non so perchè, vostro nemico.... Gioconda si sentì arrossire.

Interrogatosi alfine, durante una notte di cui ricordava ancora i dubbii, le ansie, la veglia angosciosa, s'era detto ch'egli amava Gioconda Dobelli, che non avrebbe mai amato tanto, che non avrebbe potuto vivere quand'ella fosse stata moglie d'altri.

Tu fai il comodo tuo, senza darti pensiero di nessuno!... Quando sai che io devo tornare a casa dopo essermi spolmonata con tre ore di lezione, allora mandi fuori la Gioconda colle lettere! e irritata anche perchè le sue parole non facevano nessun effetto, le buttò i guanti con violenza sul capo. Numa sparì d'un tratto.

Se non che quel tono grave e severo contrastò colla gioconda direzione dei pensieri di tutti, che in sulle prime ne ricevettero una sensazione quasi sgradevole.

Tutti i congiunti di Gioconda abitavano un quartiere formato da una lunga distesa di case bigiognole o nere, bucate da finestre fitte, l'una accosto all'altra, sventrate da una ininterrotta fila di botteghe, botteguccie, taverne, ciascuna delle quali esalava il tanfo del suo traffico vecchio, di carname, di cuoio, di polleria, di vino, di dolciumi agri, di profumi economici.

Questi, felice di trovare facile argomento a discorsi che potevano distrarre Folco dalla prima inquietudine, indicò a Gioconda la duchessa e via via i commensali più cospicui, da un re in incognito a un granduca russo, a un generale inglese, dalle attrici meglio note a quella Maria Feodòrowna Petrowski che un'ora prima ballava, tutta d'oro dalla nuca ai tacchi, l'infernal danza moscovita.

Ma! disse Gioconda inquieta. Io scendo: tu mi raggiungi. Fra poco.

Teneva con la sinistra alta una stola di martora, che con la destra accarezzava lievemente, soffiandovi dentro e fiutando. Folco si perdette a fissarlo, impietrito da un rabbioso disgusto. Quell'uomo voleva possedere per sempre e dominare Gioconda?... bevere ingordamente la giovinezza venusta di lei?... Si muoveva, usciva da dietro il banco per aprire una scansia.

Sentiva dentro di un'allegria stravagante, una voglia di ridere, di scherzare, di correre, che veniva dall'incubo tremendo di quelle ore, dall'angoscia spaventevole ch'egli conteneva con tutte le sue forze. Gioconda rispondeva appena, curvata sotto un pensiero troppo grave. Era il pensiero di Lillia? era il pensiero dell'appuntamento?

Allorchè, venuta l'ora della partenza, Gioconda dovette salire in treno per non tornar forse mai più a Perugia e far così incolmabile l'abisso che la teneva lontana dalla suocera e dalla cognata, il dolore e l'ira le pervasero l'animo.

Parola Del Giorno

trotta

Altri Alla Ricerca