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Aggiornato: 4 giugno 2025
E ne avea ben donde Monsignor Corvo il più astuto e scellerato dei gesuiti di nascondersi all'umano sguardo.
A Genova dimorava per antica consuetudine, e sebbene fin dal tempo della cacciata dei Gesuiti egli avesse gittato l'abito, rimaneva in Genova ugualmente utile alla Compagnia, per tutte quelle cose che verremo dicendo, e teneva carteggio pressochè quotidiano col padre generale dell'Ordine.
In Turchia, per far quattrini, non avrebbe tardato a diventare un fervente seguace del Corano; da noi, per la stessa ragione, si acconciò all'andazzo dei tempi e diventò una creatura dei Gesuiti. Questa è una strada che molti hanno fatta, antichi miscredenti, ai quali ha messo conto venire a patti e aprir banco di mercatanti sulla gradinata del tempio.
Intanto i camerieri intimi erano entrati nella stanza del Papa per comporre il suo abbigliamento. Il Papa nero. Lasciammo il cardinale Rizzi quando dalla festa da ballo si era fatto condurre al convento del Gesù, dove si fece annunciare al Padre Generale dei gesuiti. Un tanto visitatore fu ricevuto non ostante l'ora tarda dal Generale.
Ma io non posso staccarmi da lei. Ella è il mio complemento. Il delitto nell'educazione dei gesuiti, presso i quali venni educato, è precisamente in questo: ch'essi producono degli uomini che non bastano a sè stessi e che
In Roma i gesuiti sono i padroni veri della situazione, e usufruiscono del pari le truppe forestiere, l'obolo di San Pietro, le credenze religiose, e le influenze politiche. Il Papa, capo apparente della chiesa e il cardinale Antonelli, che regge il governo temporale di Roma, stanno sotto il dominio dei gesuiti.
Nel principio del suo regno, quando egli bandì le riforme liberali, il suo primo desiderio fu quello di procacciarsi la fama dell'innovatore benefico, dell'uomo clemente e generoso. Fu allora che il partito retrogrado spinse le cose all'estrema rovina: quell'uomo debole si smarrì in faccia alle conseguenze della politica da esso inaugurata, e si lasciò andare come perduto in braccio di quel partito. Riposto sul trono riconquistato dalle armi straniere a prezzo di tanto sangue, il Papa non doveva regnare più che di nome. Il cardinale Antonelli, interprete della grande maggioranza dei cardinali, fu il vero sovrano; non così però, che anch'esso non dovesse subire lo sterminato potere dei gesuiti, che sopra ogni altro domina in Roma, e contro il quale nessuna potest
Veramente questo racconto fa ai calci col primo, ma non vuol dire, il pane di che si cibano i Gesuiti sia impastato di farina di contradizione. D'altronde ogni prete promosso Papa si china per l'ultima volta in terra a raccattarvi la superbia, che morendo ci lasciò cascare il suo antecessore.
Interminabili le dispute filosofiche e teologiche, nelle scuole superiori di scienze umane e divine: le accademie, i seminari ecclesiastici, i conventi battagliavano in sostegno d’uno o d’un altro sistema. Le antiche ire suscitate tra i Gesuiti per la difesa di quello di Leibnizio, svolto in versi italiani dal March.
I liberali avevano sperato che l'occupazione francese si dovesse limitare a Civitavecchia; ma s'ingannavano. Napoleone aveva ora trovato il coraggio di dichiararsi alleato dei gesuiti e salvatore del Papato. Il 30 ottobre nel pomeriggio, i primi battaglioni francesi entrarono in Roma al suono delle fanfare.
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