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Orlando, poi ch'ella la bocca chiuse, le cui voglie al ben far mai non fur zoppe, in parole con lei non si diffuse; che di natura non usava troppe: ma le promise, e la sua le diede, che farìa più di quel ch'ella gli chiede.

129 Gli è ver (rispose il re) che mi fur date, son pochi , da un mercatante armeno; e se voi me l'avesse domandate, l'avreste avute, o vostre o no che sièno; ch'avenga ch'a Grifon gi

ché questi che vien meco, per lo ’ncarco de la carne d’Adamo onde si veste, al montar , contra sua voglia, è parco». Le lor parole, che rendero a queste che dette avea colui cu’ io seguiva, non fur da cui venisser manifeste; ma fu detto: «A man destra per la riva con noi venite, e troverete il passo possibile a salir persona viva.

In quel momento duro stral pervenne, Colpo d'Astorgo, al Cavaliere Ispano; Astorgo in mezzo il petto il guardo tenne, E sciolse il dardo, e non lo sciolse in vano. Ch'al tergo il ferro, e sovra il sen le penne Fur del quadrel: Diego cadde sul piano, E rimembrando i genitori ei piange. Ma verso i Turchi favellava Alfange: LVI

Era tutto allegro che avea guadagnato dieci ducati e chiamato da quella signora in scambio di Guglielmo; ma i dieci ducati mi fûr tolti e la signora mi costò molto, ché con fatica sono scampato dalle mani di quel spagnuolo.

Fur gravissimi forse i delitti Che macchiaron la vita del tristo; Ma piangendoli a' piedi di Cristo, Spera in ciel perdonato salir. Ed anco a tal dannato a fera morte Religïon moltiplica sua cura: Ella sola al gran passo il rende forte, Che vinta da terror fora natura. Arrivato d'un tempio appo le porte Perchè il fermano? Oh ciel! che raffigura?

E quelli fùr giorni di gioja Al paragon di questo!... Allora i canti Giocondamente mi nascean nel cranio. Ed io, recando un ideai tesoro Di pöesia, indifferente o lieto Passavo in mezzo alle sventure mie! Oh! Maledetta la tua testa bionda, O crëatura, che hai forma di donna!

73 e di bei modi e tanto graziosi, che parea tutto amore e leggiadria; e di molto più forse, ch'ai riposi, ch'allo stato di lui non convenia. Tosto che l'ebbe, quanti mai gelosi al mondo fur, passò di gelosia: non gi

Scita di sangue; per virtù d'ingegno, Per lingua scaltra, per gentil sembianti, E per opra di man cotanto è degno, Ch'a tutti altri guerrier trapassa avanti. Tanti, e fatti fur di ciascun regno I duci sommi, e fur cotanti i fanti; Poscia nube di polve al ciel solleva Squadra, che freno a' corridor stringeva.

Poi che su i sacri altar l'alto mistero, E fur gli uffici de la forniti, Doroteo rese grazie al gran guerriero, E fur di lui cotali accenti uditi: Or che per la tua man fugge leggiero L'affanno, onde a ragion fummo smarriti, Giustissima ragion ne stringe il core A dar pregio di gloria al tuo valore. Ma qual fia mai per così larga impresa Lingua mortale a faticarsi ardita?