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Aggiornato: 14 giugno 2025


Forse un figlio Iddio m'avrebbe dato "O una figliola, bella come sua madre! Oh! Rita.,. "Dove sei? Mi narrarono che te ne sei fuggita "In paese lontano, quando ti venne detto "Ch'io facevo il carnefice, e che m'hai maledetto! "Un pastore stamane m'asseriva che al seno, "Partendo, ella teneva sospeso il frutto osceno "Di quella notte orrenda... una bimba dormente!

, rispose il Mahdi che tutto assorto nella sua cupa disperazione non s'era accorto della commozione dell'arabo. Hai udito parlare, a Chartum, di questa donna che mi straziò l'anima? Si diceva che era fuggita in quella citt

LELIA. Or hai pur, misera te, con le tue propie orecchie, dall'istessa bocca di questo ingrato di Flamminio, inteso quanto egli t'ami. Misera, scontenta Lelia! Perché piú perdi tempo in servir questo crudele? Non ti è giovata la pazienzia, non i preghi, non i favori che gli hai fatti; or non ti giovan gl'inganni. Sventurata me! rifiutata, scacciata, fuggita, odiata!

Li raggi de le quattro luci sante fregiavan la sua faccia di lume, ch’i’ ’l vedea come ’l sol fosse davante. «Chi siete voi che contro al cieco fiume fuggita avete la pregione etterna?», diss’ el, movendo quelle oneste piume. «Chi v’ha guidati, o che vi fu lucerna, uscendo fuor de la profonda notte che sempre nera fa la valle inferna?

La dama vuol saper di quelle risa; drizzando un turco i baffi, le rispose: Una sorella di Rugger di Risa, ch'era una delle donne strepitose, fuggita è da Parigi alla recisa da quelle che si chiaman sacre spose; ed ogni conghiettura è chiara e piana, ch'ella pel mondo faccia la puttana.

Li raggi de le quattro luci sante fregiavan si` la sua faccia di lume, ch'i' 'l vedea come 'l sol fosse davante. <<Chi siete voi che contro al cieco fiume fuggita avete la pregione etterna?>>, diss'el, movendo quelle oneste piume. <<Chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, uscendo fuor de la profonda notte che sempre nera fa la valle inferna?

La maggior parte, invece di fare confessioni umilianti ai profani, negano il loro vizio. Una sera, ricordo, un giovane che cercava la sorella fuggita di casa da alcuni giorni, accompagnò la polizia in una retrobottega di Mott Street. L

Parlarono di lui. La vecchia s'inteneriva a certi particolari: Tonina era stata raccolta dal professore quasi moribonda, dopo essere fuggita da casa propria per i cattivi trattamenti, poi da quella del primo padrone, che sapendola malata voleva mandarla all'ospedale. Siccome ella la conosceva, ne aveva parlato al professore: Tonina non si era rimessa che dopo sei mesi, aveva un cuore d'oro.

Il prete, col viglietto del prelato, Rugger fece morir quasi d'affanno: sopra un soffá disteso s'è gettato, dicendo. Io vivo per maggior mio danno. Bradamante, che il vede addolorato, chiede se della borsa a parlar stanno. Che borsa? che non borsa? dalla cella disse Rugger fuggita è mia sorella. Fuggita s'è Marfisa! Ipalca manca! la borsa è andata!

Levò la testa, e parve che interrogasse il soffitto. Domandò, più piano: E a casa tua? Sono fuggita. Quando? Ora. Sei andata da lui? Inutile. Sono venuta qui. Parla più basso. Seguì un silenzio. La grondaia del cortile gorgogliava: il romore era distinto, continuo. La pioggia non era cessata.

Parola Del Giorno

dell’esule

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