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Napoleone continuava a non avvertire nulla delle forze morali del movimento unitario germanico, nulla dei doveri che questo imponeva alla corona di Prussia. Secondo la sua vecchia esausta maniera, scelse di nuovo la via diplomatica, e subito dopo l'affare del Lussemburgo fece presentare a Berlino il suo antico disegno belga. Nessun diplomatico ha negoziato mai più frivolamente e, insieme, più acciarpatamente di quel pietoso Benedetti, che per poco non fece raggirare la Prussia, e che dal giorno di Olmütz non aveva mai sentito niente. Lo statista tedesco baloccò la bramosia francese, ascoltò pacatamente tutti gl'insensati apprezzamenti sulla Svizzera francese, sul Piemonte, pullulanti in vicenda turbinosa, e ritenne in propria mano la prova inestimabile della cupidigia gallica. Da allora ogni mese ci arrecò un attestato del sentimento di amichevole vicinanza. La cabala della diplomazia francese si sgrufolava senza tregua nelle nostre piccole corti. Seguì il convegno di Salisburgo, di cui i tedeschi fiutarono per l'odore ostile. I due imperatori, secondo che risulta da una lettera di Rouher rinvenuta alle Tuileries, s'incontrarono nella risoluzione di non tollerare l'unit

Torniamo! disse la Giustiniani, accorgendosi ch'ella arrischiava di sentirsi baciata sulle labbra da un momento all'altro. E invero, dopo sette giorni, era troppo presto. Nel ritorno, chiacchierammo frivolamente, incontrando pel viale due bambini che facevan correre il cerchio di legno e ci avrebbero sorpresi se fossimo rimasti ancor più a lungo lassù.

Se si eccettua la bella monografia sul Cavour, tradotta dal Guerrieri Gonzaga e pubblicata dal Barbèra nel 1873, i volumi di Enrico von Treitschke non sono apparsi finora in italiano, in francese, in inglese; e il volumetto di conferenze dell'inglese professore J. A. Cramb, pubblicato ultimamente in italiano (Torino, Lattes, Ed.), non mi pare il più adatto a dare un'idea precisa del pensiero dello scrittore tedesco, tanto, attraverso le critiche filosofiche e le riserve nazionali del conferenziere inglese, è riboccante di ammirazione per l'uomo più rappresentativo della Germania contemporanea. Il consenso o la riprovazione devono sorgere spontanei dalla lettura diretta e dalla meditazione dell'opera, se non si vuole che svaporino in parole senza senso e senza costrutto; e invece, quando nascono per moto intimo di coscienza in tutto illuminata e consapevole, la lode o il biasimo non vengono invano; ché essi sono i compagni naturali della condotta di azione opportuna o inopportuna. D'altronde, se è riprovevole leggerezza il parlare, senza sicura notizia, di fatti accettati per veri sull'impressione del momento o sulla fede altrui, tanto più è colpa il discorrere frivolamente, profferendo l'osanna o il crucifige, degli scrittori che rispondono storicamente non al proprio arbitrio, ma alle esigenze di un'et