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Aggiornato: 28 ottobre 2025
e seguitar: <<Povera fosti tanto, quanto veder si puo` per quello ospizio dove sponesti il tuo portato santo>>. Seguentemente intesi: <<O buon Fabrizio, con poverta` volesti anzi virtute che gran ricchezza posseder con vizio>>. Queste parole m'eran si` piaciute, ch'io mi trassi oltre per aver contezza di quello spirto onde parean venute.
La figliastra. So che con mio padre, finché visse, tu fosti sempre in pace e contenta. Negalo, se puoi! La madre. Non lo nego, no... La figliastra. Sempre pieno d'amore e di cure per te! Al Giovinetto, con rabbia: Non è vero? Dillo! Perché non parli, sciocco? La madre. Ma lascia questo povero ragazzo! Perché vuoi farmi credere un'ingrata, figlia? Io non voglio mica offendere tuo padre!
«Maravigliamoci molto come fosti ardito di venire in sul reame di Cicilia giudicato nostro per autorit
Tu fosti, o mio Luigi , il caro petto Che, allorch'io dalle Franche aure tornava, Me a quell'insigne amico tuo diletto Legasti d'amist
Imazza a tai detti dimenava il capo con ira, e: "Che parli tu? rispose, a che venisti? Perchè tocchi quella mano? Non fu per esser teco, che Grampo venne colto da un colpo ch'era a te destinato? Non fosti tu che il conducesti alla morte? Attendi, attendi a consigliare le tue donne, che forse non andr
Mentre eri tu, figlia, meco, la servitú mi era leggiera e assai dolci i travagli, e per te mi smenticava di quella fortuna; ma, dopo che da me fosti separata, me si raddoppiaro gli affanni e ogni piacere m'era dispiacevole e noioso. CLERIA. Imaginatevi, cara madre, che non conoscendo al mondo altra che voi, e poi essendomi tolta, che disperazione era la mia.
Noi passavam su per l'ombre che adona la greve pioggia, e ponavam le piante sovra lor vanita` che par persona. Elle giacean per terra tutte quante, fuor d'una ch'a seder si levo`, ratto ch'ella ci vide passarsi davante. <<O tu che se' per questo 'nferno tratto>>, mi disse, <<riconoscimi, se sai: tu fosti, prima ch'io disfatto, fatto>>.
Ahimè quale imbarazzo dovetti esser per voi! Tu, Cherubino, fosti invece la mia salvezza. Il tuo sorriso infuse in me come una forza celeste e come il mare ebbi cosparso delle più amare lacrime, un novello cuore si fece in me, per sopportare quel che avverrebbe. E in che modo giungemmo a terra?
Che desolazione! Chi parte non avverte il distacco; ma quelli che restano! Non ho chiuso occhio in tutta la notte. GIULIA entra. Giulia! Tesoro! Due minuti soltanto: il tempo di abbracciarti. L'abbraccia. Come fosti buona! E Nennele? Nennele entra con Lucia. Eccola. Amore. L'abbraccia. Non posso dire quello che perdo. E a me! Parto anch'io. A voi la mano. Anzi tutte e due le mani.
non averebbe in te la man distesa; ma la cosa incredibile mi fece indurlo ad ovra ch’a me stesso pesa. Ma dilli chi tu fosti, sì che ’n vece d’alcun’ ammenda tua fama rinfreschi nel mondo sù, dove tornar li lece». E ’l tronco: «Sì col dolce dir m’adeschi, ch’i’ non posso tacere; e voi non gravi perch’ ïo un poco a ragionar m’inveschi.
Parola Del Giorno
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