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S'intromisero in un corridoio che n'era a capo, volsero a sinistra, entrarono in un salotto ben riparato, ben caldo, con un soffice tappeto sul pavimento, con comodi ed eleganti sedili d'ogni fatta, tappezzato di fine carta azzurrina a fiorami appannati del medesimo colore ma più scuro, adorna di buone pittura di paese, appiccate con cornici alle muraglie, rallegrata da un vivace fuoco nel caminetto.

Due alte e grosse credenze di legno d'acero artisticamente ed acconciamente scolpite a rappresentare fiorami, frutta e selvaggina si drizzano alle due pareti principali, ed in questo momento in cui stanno aperte lasciano scorgere le porcellane più ricche e i cristalli più tersi, di piatti, bicchieri e bottiglie che possano servire per la sontuosa mensa d'un milionario.

E un filo di luce pallida mostrò ad Ernesta il volto rasserenato del cieco, il letto, il divano, i fiorami della tappezzeria, tutte le note fisonomie di quella camera melanconica, che parevano animarsi per sorriderle, per dirle: coraggio, non sei sola, noi siamo qui per applaudire alla tua anima generosa. Soliloquio. Appunto in quel mattino il dottore fece un soliloquio.

La chiesa parrocchiale era bella, assai più bella dentro che fuori: nuove le dorature, ed egualmente gli affreschi, frutto di risparmi dell'opera, di limosine accumulate e di aiuti straordinarii di agiate persone. Aveva un bellissimo altar maggiore, tutto di marmi incrostati a fiorami di vario colore, imitanti un drappo di broccato antico.

Ma, nel tempo medesimo, confidavo nel "semplice atto silenzioso" che, o prima o poi, doveva distruggere l'ostacolo e rendermi felice. Come mi piaceva intanto la camera di Giuliana! Era tappezzata d'un tessuto chiaro, un po' invecchiato, a fiorami assai sbiaditi, e aveva un'alcova profonda. Come la profumavano le spine albe!

Vi fu un momento di silenzio; dopo la risposta della moglie, Guido aveva chinato il capo e pareva contasse i fiorami della tovaglia. Ma per quel giorno il pap

Erano più di trenta carrozze, tutte colla cassa della forma d'una conchiglia, altissime, coperte di dorature e di fiorami dipinti, e tirate da robusti cavalli neri, su ciascuna delle quali stava seduto un contadino vestito in gala, e una donnina rosea col casco d'oro e il velo bianco.

La vôlta, arrotondata quasi come la cupola d'un tempio, dipinta a colori delicatissimi e coperta di dorature, a fogliami e rabeschi, sarebbe stata abbagliante, se gli anni non avessero tolto il luccichìo degli ornamenti e sbiadite le tinte. Un magnifico drappo di seta celeste ed argento a fiorami, di tinta cangievole ed a riflessi più chiari, copriva le pareti. I mobili bizzarramente scolpiti.

Su d'un letto a baldacchino di seta azzurra come i paramenti della camera, adagiata sul copertoio di raso color di rosa, trapunto a fiorami, era la signora Argellani, vestita ancora, ma col seno discinto.

Quei ridotti si ripetevano a brevi intervalli, e se ne contarono fino a una dozzina in una sola stagione. Era un teatro con ampia platea, con posto per due orchestre, ottantaquattro comodi palchi e logge in due ordini, parati con velluto cremisi, specchi e fiorami d’argento, a spese di ciascuno dei signori che s’erano impegnati per proprio conto.