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Ma, nel tempo medesimo, confidavo nel "semplice atto silenzioso" che, o prima o poi, doveva distruggere l'ostacolo e rendermi felice. Come mi piaceva intanto la camera di Giuliana! Era tappezzata d'un tessuto chiaro, un po' invecchiato, a fiorami assai sbiaditi, e aveva un'alcova profonda. Come la profumavano le spine albe!

Marcantonio Colonna, il vincitore di Lepanto, ingrandì il castello, vi pose dei trofei della guerra contro i Turchi, adornò le sale con pitture, delle quali non resta più traccia. Sul portale della rocca si legge una iscrizione, nella quale egli si chiama: Marsorum Talliacotiique Dux, Marchio Atisse, Albe et Manupelli Comes.

La bella natura, le albe, i tramonti, i rivoli solitarii tra due file d'ontani o di frassini, i buoi aggiogati che trascinavano lentamente la loro gran mole di fieno odoroso sulla nota carraia, tutte queste cose sane, che intendiamo così bene quando ci manca il tempo a goderle, non avevano voce per lui.

Ma poi che sovra a lor dieci albe e sei Le nitide versâr perle dal crine, Fra il Saronico golfo e i flutti Egei Il sacro Attico suol videro alfine; E, i Bëozii varcati e i monti Onéi, Le Cecropie toccâr mura divine, Che avean, benchè or le copra oblio profondo, Sfidato il cielo ed abbracciato il mondo.

Ti chiamano le tue stanze dove nulla è sparito, dove nulla è mutato dall'ultima sera in cui ne respirasti l'aria iniettata di profumi a te cari e di desiderî; ti chiamano i bizzarri abiti neri che secondavano incantevolmente le seduzioni del tuo corpo serpentino; ti chiamano i fedeli specchi avidi della tua immagine nella ebbrezza della danza; ti chiamano le tue ore senza misura, le tue ore senza albe e senza tramonti, riempite dei tuoi capricci fuori da ogni legge, riempite di abbandoni e di oblii!

"Nel silenzio immane di quel cielo autunnale, sempre ineffabilmente triste, nelle tinte grigio-rossastre delle tarde albe, nell'azzurro profondo e metallico dei tiepidi meriggi, nei vapori violacei della sera, nelle nuvole gravi dei giorni cattivi, quando l'umido irrorava quel rigoglio selvaggio di vegetazioni rossastre, traendone acuti profumi di profonda solitudine, il pensiero di Pietro lavorava, lavorava, dietro quell'idea fissa, dolce e tormentosa nel medesimo tempo.

Ma se ci aggrediscono, dobbiamo difenderci! protestò Luigi, fervidamente. La guerra non è finita, nel mondo, con tutto l'amore che lo governa! La vita non è semplice, il cielo non è sempre d'un colore. Vi sono albe radiose e tramonti insanguinati. Un marinaio dovrebbe sapere che le calme si alternano con le tempeste!

Davanti a quel mare di folla cristiana così farneticante nel delirio del miracolo, io, chiudendo gli occhi, ripensavo alle bianche albe del lontano fiume Urumea, quando voi eravate ancora una donna bella come il tormento, e la notte io v’attendevo, nella stanza piena di stelle, sommerso nel vento che scendeva da Monte Igueldo pieno di rosai...

Biondo, coi capelli lunghi come la criniera di un leone, coll'occhio azzurro come l'azzurro delle più belle albe italiane, vestito come tutti i soldati d'Europa l'avevano veduto sulle mura di Roma fra le tempeste dell'assedio, nessuno dei tanti drappelli nemici, cui s'imbattè, lo riconobbe. Se gli avessero chiesto il nome, avrebbe risposto: Garibaldi. Non glielo chiesero.

Treni in corsa per monti e per radure la rapiron tuonando e sibilando nei giorni d’oro, nelle calde e torbide notti senza stelle: da treni in corsa vide essa le pure albe fiorire in cieli ignoti: e quando s’addormentò sognando sui cuscini, dal sogno all’improvviso la scosse un urto, il secco urlar d’un nome di paese straniero: e niuno era ad attenderla con riso di gioja, ed ella non cercò nessuno; ma, calma, discendendo, il velo nero ricompose sul volto e sulle chiome.