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Aggiornato: 3 luglio 2025
Allora tutto era tumulto, tutto era discordia nell'anima mia, tutto era fervore di una trasformazione che altri vi operava, che rendeva attonito me stesso, mentre sentivo in me il germinar oscuro di tante idee, di tanti sentimenti nuovi e persino gli occhi pareva che cominciassero a vedere in un modo diverso.
Gli evviva intanto diluviavano, e il Palavicino, tutto in trasudore, disperava oramai di più rompere la folla, e con quel maggior fervore che gli era possibile, supplicava tutti coloro che deliravan per lui a dargli il passo.
Il modernismo, infatti, non è eresia, non dogma contro dogma, nè chiesa contro chiesa; esso è, nel campo religioso, quel medesimo processo di autocoscienza che abbiamo veduto compiersi nella borghesia, con i grandi moti del razionalismo e del romanticismo, e nel proletariato per opera del socialismo scientifico. Rinnovando dall'interno il fervore religioso e considerando le religioni nel processo delle concrete formazioni storiche, esso ha staccato dalla coscienza cattolica il vecchio dogma e la vecchia gerarchia, che vi aderivano come incrostazioni soffocanti, ed ha colto le religioni nella interna dialettica della praxis che le suscita e le rovescia. Il modernismo non nega, ma spiega; non distrugge ma risolve i dogmi, perchè trova in essi una verit
Buonvicino dei Landi, famiglia principalissima di Piacenza, da giovinetto era stato posto in Bologna agli studj, cui con fervore si dirizzava la gioventù della risorta Italia, trovando in essi un'altra via per salire col
La notte precedente al giorno in cui Francesco Cènci respingendomi da se mi ruppe la testa, io mi levai cheto da letto in camicia, scalzo, e me ne andai giù in cappella; dove, inginocchiato davanti la reliquia di santo Felice protettore della nostra famiglia, supplicai con tutto il fervore perchè l'anima del padre ammollisse, e lo persuadesse a ricambiare con un poco di amore lo svisceratissimo bene che gli portavamo noi.
Allora si buttò sopra di lei, piegando le ginocchia e baciandole le mani con fervore disperata... Ma anche allora la povera donna ricordò di essere madre: avea capito, indovinato, letto sul volto di Giorgio ch'egli tutto sapeva; e vincendo e dimenticando l'orribile strazio della sua vita balbettò con voce fioca e rotta: Perdonate... a Lalla!
Osservavo, salendo adagio fra le montagne, che la natura, mia vecchia amica, dopo due anni di silenzio, incominciava a parlarmi ancora. Bisogna essere un visionario inutile per sapere che gioia è questa di sentirsi in istato di grazia presso i sassi, le acque o le piante. Mi parve un segno che avrei finalmente potuto scrivere. Quando la montagna mi parla, il primo effetto n'è una dolcezza malinconica, un molle desiderio di sciogliermi nella vita delle cose; ma poi viene il fervore del concepire e la facilit
Eh! rispose il magistrato che era divenuto pensieroso, e che il fervore con cui esercitava la sua professione rendeva molto inclinato a studiare questo caso singolare. L'asserzione del moribondo ha un gran peso... Se non prova assolutamente l'innocenza di questo Nello è tale da far nascere dubbii gravi, grandi perplessit
Qualcosa di eterno pioveva su quel sacro anfiteatro di monti: la vera luce dell’ombra, la paurosa elevazione dell’anima verso il pensiero di Dio. Qualche mandria invisibile faceva risuonare i suoi campani per i boschi distanti e la folla sterminata pregava nella grande Esplanade; pregava con una specie d’immobile fervore, curva davanti alla Basilica, nel musicale silenzio del giorno che moriva.
Ma perchè quello zoticone del sagrestano si voltava sempre dalla sua parte?... Lo conosceva forse? Non poteva raccogliersi! Non poteva pregare con fervore! Questo voleva dire che non avrebbe ottenuto niente; che era proprio spacciato! Dio! Dio! Perdere Nora! Non aver più un soldo! Finire in un ospedale!...
Parola Del Giorno
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